Voglio tornare sul linguaggio della politica prendendo a pretesto quest’iniziativa organizzata dai Gd e dal Pd con lo scopo di “scoprire la politica”.
Ma l’uso dell’inglese fa sorgere spontanea una domanda: non è forse contradditorio invitare a “scoprire la politica” usando l’inglese, lingua che solo il 34% (percentuale che ritengo sovrastimata) degli italiani, secondo dati forniti dalla Commissione Europea, è in grado di comprendere.
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