La vicenda cipriota fornisce ampio materiale a sostegno di due ragionamenti. Il primo riguarda gli orientamenti reali dei vertici di governo dell'Unione Europea e, al tempo stesso, la loro qualità intellettuale. Il secondo, la possibilità effettiva di opporsi alle loro decisioni.

Pubblicato in Internazionale
Martedì, 19 Marzo 2013 00:00

Cipro e la legittimità del capitalismo

La vittoria elettorale del candidato dell’Unione Democratica di centrodestra Nikos Anastasiades nel secondo turno delle elezioni politiche dello scorso 24 febbraio ha aperto le porte di Cipro alla Troika. La linea dell’austerità, dell’euro e del salvataggio di un’economia prossima al tracollo, ha prevalso su un più radicale programma di difesa dei salari e di uso della spesa pubblica per creare lavoro proposto dal candidato sconfitto al ballottaggio, l’indipendente Stavros Malas, sostenuto dal partito comunista Akel, che si è fermato al 42,53% dei suffragi.

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