Lotte delle donne: una storia di felicità nella politica (I)
Oggi è l’otto marzo e chi scrive non è particolarmente incline a commemorazioni particolari su quanto la donna debba essere omaggiata: per quel che mi riguarda più che l’omaggio e la retorica di queste commemorazioni è importante la dignità dell’essere umano donna, e quindi i suoi diritti sul piano sociale, economico e politico, così come la dignità di qualsiasi essere umano ancor più “minoritario” e che gode di ancora meno parità socio-politica ed economica.
"È proprio di ogni nuovo inizio di irrompere nel mondo come “una infinita improbabilità”: pure, questo infinitamente improbabile costituisce di fatto il tessuto di tutto quanto si chiama realtà.”
Hannah Arendt
Nell’ambito dei cicli di conferenze che si svolgono al Gabinetto Viessieux, lunedì 12 ottobre si è parlato del pensiero di una grande filosofa, Hannah Arendt. Dopo un appello contro le misere finanze del Gabinetto che, proprio a causa della mancanza di fondi non ha potuto purtroppo, pubblicizzare l’evento, il moderatore Stefano Berni, uno dei co-fondatori del gruppo Quinto Alto, presenta i relatori: Giuseppe Guida, professore di storia e filosofia al Liceo Rodari Cicognini di Prato, grande esperto di filosofia tedesca e di storia della filosofia (e filosofia della storia) e Agnese Della Bianchina, giovane dottoressa in filosofia e specialista del pensiero di Hanna Arendt, protagonista della tesi di dottorato.
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