Mercoledì, 10 Giugno 2015 00:00

Tavole imbandite

Tavole imbandite


La fase storica che stiamo attraversando, è complessa difficile non solo per chi vive realmente i problemi che affliggono la società. Il capitalismo stesso ha bisogno di mutare di modificare i propri punti fissi, all’interno di una fase dove il cambiamento epocale sta creando disuguaglianze incredibili. Da un po’ di anni ormai l’economia turbo capitalista ha cercato di far intendere agli individui che lo spirito caritatevole è la vera base di una sorta di welfare o per meglio dire nuovo welfare. Non uno status quo di diritti tendenti verso una sorta di uguaglianza sociale, ma usando il paragone della tavola imbandita, trasla la politica delle briciole post-prandiali alla vita reale.

Tempo fa lessi su Il Manifesto, pochi giorni dopo l’apertura di Expo 2015, un interessante articolo dell’economista Guido Viale. Durante la trattazione del tema nell’ articolo specifico Viale parla di trickle-down economy, la teoria del cosiddetto sgocciolamento. Viviamo in un mondo in cui i più ricchi hanno l’unico e inviolabile diritto di sedersi attorno alla tavola buona, quella fatta di diritti (mai di doveri) quella condita dai profumi del buon cibo e dagli odori sani della dignità determinati dalla facoltà di scegliere il meglio per la propria vita. Poi ci sono gli ultimi, oggi più che mai la maggioranza, con una forbice sociale nettamente allargatasi. Questi disgraziati aspettano, attendono, cosa? Probabilmente le briciole.

Pubblicato in Società

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