1) Ragioneria di Stato, INPS e Confindustria lanciano l'allarme: non ci sono più i margini per tenere in piedi il sistema pensionistico, perché si va in pensione troppo presto rispetto alle aspettative di vita. Un discorso già sentito, anche se in forme diverse. Pare quasi che la pensione sia un privilegio e non salario "sottratto" dalla busta paga per essere recuperato in età non lavorativa. A leggere le pagine del Sole 24 Ore emerge quindi che i lavoratori di ieri e quelli di oggi hanno pagato e pagano troppo poco rispetto a quanto percepiscono o percepiranno di pensione: è così?

Direi che Ragioneria, INPS, Confindustria e Governo, non si comportano diversamente da come hanno fatto negli ultimi venticinque anni. Periodo nel quale hanno fatto peggiorare significativamente le condizioni materiali dei lavoratori e dei pensionati. L’allarme è la forma più efficace per chi vuole piegare i suoi avversari, specialmente se questi hanno le idee confuse sugli argomenti in questione. Il fatto che dopo la cosiddetta “riforma” Fornero si continui sulla vecchia strada è un bruttissimo indice. In questi decenni i conservatori hanno ottenuto tutto quello che chiedevano, ciononostante insistono nel dire che si dovrebbe fare di più.

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