Articolo di Arturo Cavari e Silvia D'Amato Avanzi
Ieri è uscito un articolo che riporta posizioni diverse, lo trovate qui.
Negli ultimi mesi il tema della sperimentazione animale è arrivato all'attenzione dei mass media a causa di fatti eclatanti, causati soprattutto dall'estremizzazione progressiva delle posizioni e delle azioni degli animalisti. Vengono affissi manifesti con nomi, indirizzi e numeri di telefono di ricercatori a Milano, quasi ci si trovasse in un ghetto della Germania nazista; politici ignoranti in cerca del supporto delle organizzazioni animaliste si fanno promotori di emendamenti alla legge europea in materia di sperimentazione animale, minacciando di uccidere la ricerca italiana e causando una multa di 150.000 euro al giorno al governo italiano per mancato recepimento della norma.
Nel corso dell’ultimo anno si è molto sentito parlare della vicenda Stamina. Per riepilogare rapidamente, tal Davide Vannoni, laureato in lettere, sostiene circa dal 2007 di aver trovato una cura rivoluzionaria e risolutiva nei confronti di un gran numero di malattie degenerative, basata sul differenziamento di cellule staminali mesenchimali – presenti nel midollo rosso di persone adulte – in neuroni.
Nel 2013 il parlamento italiano vota l’avvio di una sperimentazione, che si arena ben presto sulla base del rifiuto di Vannoni di consegnare i protocolli. In seguito buona parte del materiale pubblicato su Stamina si rivela oggetto di falsi o di plagi da ricerche precedenti che, oltretutto, hanno dimostrato l’inconsistenza delle teorie su cui sostiene di basarsi Vannoni[i].
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