Cala definitivamente la tela sull’autostrada tirrenica: la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia Ue per aver rinnovato, per 18 anni, la concessione della Società autostrada tirrenica (Sat), che gestisce l’A12 Civitavecchia-Livorno, senza gara di appalto.
C’era già stato un parere motivato nell’ottobre 2014, cui sono seguite lunghe discussioni con le autorità italiane ma con proposte (pseudo)alternative “che non sanerebbero la violazione del diritto dell’Ue”.
Nella interminabile partita a scacchi sull’autostrada tirrenica, le associazioni ambientaliste battono il ferro finché è caldo. A Festambiente presentano un nuovo documento, teso a dimostrare l’insostenibilità, anche economica, della grande opera. In direzione ostinata e contraria rispetto a un governo che in parlamento, per bocca del ministro Lupi, ha confermato l’impegno a trovare risorse pubbliche nello “Sblocca Italia” per dare gambe al maxi progetto. In ballo ci sono ben 270 milioni di euro chiesti dalla concessionaria Sat (Società autostrade toscane), che lamenta crescenti difficoltà, e però non ancora trovati dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi. “A questo punto – lancia l’idea il patròn di Festambiente, Angelo Gentili — se finanziamento pubblico deve essere, questo serva per mettere in sicurezza e adeguare l’Aurelia da Ansedonia a Grosseto sud”.
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