Fichi d’india

Vetri rotti e l’arte nelle mani,
con fili di lumi a salutare
il cammino mio lento, pensato,
informe ancora,

La pupara

C’era chi aveva visto un re.
Io vedo un fantoccio
che si crede re,
tanto da seder sul seggio
senza aver chiesto permesso.

Il tempo non toglie

Il tempo non toglie mai attimi
ma arricchisce sempre d’essi.
Cosi sentenziò il conoscitore
a quella parte altrui,
e d’egli,
che non vede il giorno arrivare
e sta sempre indietro,
a quell’attimo di ieri,
dietro al passo dell’odierno scrutare,
e il bilancio non torna
a calibrar l’anima.

Canto stonato

Buona ogni cosa che vien cantando,
ardere del cuore quel gioire.
Matto non è chi si stupisce del bocciolo in fiore
ma chi ne strappa con prepotenza stelo e radice.
Ogni petalo strappato
è un velo di bellezza a venir via dal mondo.
Ogni sorriso rotto è un pianto.
Ogni pianto un morir qualcosa,
un negar di vita.

E se canto, canto pure se stonato
che ad accordar voce ci penserà il domani.

Cocaine

Ho visto vite spente
su di mari bianchi
che non era spuma,
né nubi d’orizzonte,
né lieve neve a cadere,
ma veleno,

Bastione

Poesia a sostengo del movimento "NO TRIV" Contro l'insensata deturpazione ambientale

Un sasso al vento che non cade
questo sogno,
e i sogni si sa
logica non hanno, sono.

Piazza Fontana

D’una voragine a Milano ho fisso pensiero,
voragine dell’inferno,
e neri diavoli l’han spianata
col fuoco e con le bombe,
uomini ombra, uomini segreti,
a consegnargliene atto,
a coprir le tracce in fuga.

Colibrì

Scaccia i fantasmi dal cuore
all’arrivare del mattino,
lasciali ancora dormire,
che il volo ha da spiccare
il colibrì
che serbi nel profondo.

Stessa razza

Forse son proprio come te Francesco,
stessa razza.
Mi cullo nella notte
in un dolce a amaro incanto,
niente lenzuola e cuscini
ma cenere e canzoni.

Dillo a Dio

Dillo a Dio
giovane ragazzo
di come l’uomo si calpesta.
Dillo forte o dillo piano
ma dillo,