Un tempo ospitavamo una rubrica regolare di poesie. Le conserviamo in questa pagina di archivio, aggiungendo i nuovi rari contributi che ci arrivano in questo campo.
Immagine liberamente ripresa da upload.wikimedia.org
La mia città
con il contributo di C. J. Starling
Quanto è bella la mia città
con le sue strade pulite e lucidate
e i netturbini sereni e disponibili
e i cassonetti tutti chiusi a chiave
- certo, alle volte c’è qualche sacchetto
che non c’è entrato, c’è qualche studente
che non fa bene la differenziata,
che la tessera della Geofor non ce l’ha,
e non avendola fomenta certamente
tutto il degrado e l’illegalità.
E il fascista cita Voltaire
Sorseggiando un osceno vinello
consumato da brame di trono
di verde vestito già cede al rovello
il tristo leghista che non ha perdono.
Aspettando l'alba
Sono una bambina di Benadir
mi piace esplorare,
quando compirò 14 anni potrò avere un safīnat al-barr
la mia nave del deserto,
un dromedario tutto mio!
per ora bevo il suo latte.
Lo spiegamento nascosto (Operai, contadini, impugnate i fucili)
Si aggira per il mondo un bisbiglio
Non lo sentì, lavoratore?
Sono le voci dei ministri di guerra-
Fichi d’india
Vetri rotti e l’arte nelle mani,
con fili di lumi a salutare
il cammino mio lento, pensato,
informe ancora,
La pupara
C’era chi aveva visto un re.
Io vedo un fantoccio
che si crede re,
tanto da seder sul seggio
senza aver chiesto permesso.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).