Venerdì, 08 Febbraio 2013 00:00

La sinistra e il lavoro... a Firenze

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Una serata particolare quella organizzata da Cambiare Si Può a Firenze. Coraggiosa, in termini politici. Il capoluogo toscano è quello dove più sono emerse le differenze tra le varie anime che si sono ritrovate alla sinistra di Italia Bene Comune (la coalizione che ha scelto di farsi rappresentare dalla foto di Bersani, Tabacci e Vendola).

Le assemblee provinciali lanciate dall’appello di novembre sono state spazzate via dalle teatrali dinamiche elettorali della politica italiana. Il ritorno di Berlusconi, Monti che “sale”, le primarie di democratici e SEL, l’IMU.... In tutto questo i cocci della sinistra e dei movimenti di resistenza sociale hanno trovato l’ombrello di Ingroia e Rivoluzione Civile (dall’Italia dei Valori a Rifondazione, passando per Libera e esponenti della declamata, trasversalmente, società civile). In tanti sono arrivati ma qualcuno si è sfilato (su tutti Alba e altri promotori della prima ora di Cambiare si può). Le liste si sono chiuse tra polemiche risuonate tra le casse di risonanza dei principali canali di informazione. Questa ormai è storia, scomparsa tra le altisonanti polemiche della campagna elettorale. Le promesse di Berlusconi sono tornate a dettare i contenuti delle dichiarazioni da mandare alle agenzie di stampa.

Pubblicato in Toscana

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