Strangers: torna il folk spettrale e onirico di Marissa Nadler
Il nuovo folk americano parla già da oltre un decennio il linguaggio della inconfondibile grazia e della sobria eleganza di Marissa Nadler, talentuosa cantautrice nativa di Washington, ma cresciuta artisticamente fra Boston e New York. I suoi bozzetti decadenti e stralunati hanno definito i contorni di una narrazione intimistica e introversa, scarna e onirica in grado di regalare frammenti di un folk spoglio e malinconico su dischi come Ballads of Living and Dying (2004) e The Saga of Mayflower May (2005), raccolta di amare e tenere riflessioni sulla morte e l'amore.
Recensione dell’ottimo “Carrie & Lowell” del cantautore di Detroit
Pochi cantautori sono riusciti a coniugare in maniera così elegante complessità e leggerezza come il menestrello statunitense Sufjan Stevens.
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