BordaFest2017: cronache dal Pianeta Diyfforme
Si è svolta nella bella cornice del Baluardo San Martino di Lucca la IV edizione del BORDA!Fest – Produzioni Sotterranee, l’altro festival del fumetto di Lucca, evento ormai balzato alle cronache nazionali per la positiva ventata di sottocultura, all’interno del panorama artistico italiano. Un’iniziativa che, come si legge dal sito ufficiale, vuole essere- “Un festival lucchese auto-organizzato delle Produzioni visive, musicali e letterarie Sotterranee, appuntamento annuale di rilevanza nazionale che risponde al bisogno di un altro festival, indipendente e gratuito, con un’importante offerta culturale per la città”, interessante quindi risulta capire, come esso si è inserito all’interno della complessa realtà del Lucca Comics&Games.
Qui di seguito il primo di alcuni articoli sull'edizione di quest'anno del Lucca Comics&Games: impressioni, idee, critiche ed emozioni da parte della nostra redazione.
Crescere con il Lucca Comics & Games (1)
Chi si ricorda l'anno in cui il Lucca Comics è diventato Lucca Comics and Games?
Ve lo dico io, era il '96. Ma ancora otto anni dopo; nel 2004, quando per la prima volta partecipai al festival; molti, moltissimi, lo chiamavano ancora e solo Lucca Comics.
E con quel tono di sfida e l'aria di chi pensava (mi ci mettevo anch'io) che i gamer non erano dei nostri. Siamo un po' così noi fumettari aficionados, duri ad abbandonare l'idea elitaria della festa “per appassionati”, restii a cedere ad altri il nostro festival. Stessa sensazione si provava quest'anno nell'udire le parole “Pala-youtuber” dalle bocche di alcuni coetanei nostalgici.
Mentre centinaia di migliaia di comics diggers e cosplayers si riversano nella città toscana per l'edizione 2014 del Lucca Comics&Games, ad accendere quell'incanto “a orologeria” di socialità e divertimento, pronto a spegnersi alla fine dell'evento per palesarsi nuovamente solo in estate per l'incensato Summer Festival, un'altra Lucca prende parola in città e ci racconta una storia di liberazione e repressione, di creatività, aggregazione, di alterità rispetto alla produzione culturale calata dall'alto. Dai simbolici tombini della città sommersa emerge Borda!Fest, una rassegna di quattro giorni interamente dedicata alle autoproduzioni, alle arti visive, alla musica emergente, a tutto ciò che non riesce a trovare spazio dentro gli stand e gli spazi del festival ufficiale.
Il tema degli spazi pubblici è centrale nella vicenda che è andata a comporsi attorno alla realizzazione di questa kermesse, in primis per il mancato riconoscimento di tantissimi prodotti artistici che quindi pagano la loro alternatività con le porte sbarrate dell'amministrazione di fronte alle richieste di poter far vivere queste esperienze culturali in città.
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