Guerra Civile e violenza nella storia contemporanea italiana
Il dizionario di politica della UTET (Bobbio, Matteucci, Pasquino) dedica sei pagine alla definizione del termine 'guerra', passando poi a definire il significato di 'guerra fredda' e 'guerriglia'. Manca la voce 'guerra civile'. Si può inoltre leggere come manchi "una definizione univoca del concetto di guerra". Ogni periodo storico ha il suo orizzonte di senso nel leggere la violenza organizzata ed è evidente come l'assenza nella sinistra del XXI secolo di una riflessione sul potere determini un'inadeguatezza degli strumenti con cui si legge il passato (esemplare forse è il dibattito sulla non violenza che ha attraversato Rifondazione Comunista, durante il suo V Congresso, nel 2002, attraversato dalle suggestioni del Movimento No Global e poi ridotto a una parodia delle sue argomentazioni nel sentire diffuso).
Genealogia dell'ordoliberalismo - II parte: Il Governo della Società
Qui la parte I, qui la parte III
Se l'ordoliberalismo, da fenomeno accademico di nicchia, può imporsi già nell'immediato dopoguerra come la scuola di riferimento per la programmazione economica tedesca, serviranno molti anni prima che questa nuova dottrina possa imporsi anche a livello simbolico, che possa essere accettata in maniera diffusa dalla società tedesca. Il sessantotto rappresenterà, da questo punto di vista, un momento di svolta. Il fallimento delle agitazioni in Germania, che culmina con il tragico episodio dell'attentato al leader del movimento studentesco Rudi Dutschke, significherà la fine delle speranze di generare un movimento rivoluzionario di massa. Qualche irriducibile passerà così a una temeraria lotta armata il cui destino sembrava già scritto (come nel caso della RAF), mentre la maggior parte si riallineerà con l'SPD che, già da qualche anno, col congresso di Bad Godesberg (1959), aveva accettato l'economia di mercato e ripudiato il marxismo.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).