Dello scontro tra Netflix e Cannes (e come il cinema potrebbe uscirne migliore)
Bong Joon-ho è un regista sudcoreano, e a detta di molti uno dei nomi da seguire nel panorama del cinema contemporaneo. I suoi film condividono un certo amore per le ambientazioni distopiche, e una particolare attenzione per le tematiche delle differenze di classe e del potere delle grandi compagnie che ha spesso conseguenze drammatiche per i più poveri.
Una macchina da guerra cinematografica. Potente. Capace di travolgere qualsiasi aspettativa e pregiudizio.
La struttura di un blockbuster, strumentalmente usata per stupire, con un coraggio narrativo che rifugge tanto gli stereotipi quando il cinema ricercato.
Bong Joon-ho raggiunge la perfezione con una regia particolarmente ispirata. Complicato riuscire a non trasmettere minima monotonia rispetto a una storia rinchiusa tra i vagoni di un treno.
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