A sei anni dalla catastrofe che ha colpito la centrale nucleare di Fukushima il Sol Levante non ha ancora stabilito la fine che dovranno fare il milione di tonnellate di acqua radioattiva immagazzinate in 900 vasche presenti sul sito dell'ex impianto. Gli esperti suggeriscono un graduale rilascio di queste acque in mare in quanto i trattamenti subiti avrebbero rimosso tutti gli elementi pericolosi per la salute umana ad eccezione del trizio che sarebbe però presente in piccole quantità. Di contro una rottura delle vasche provocherebbe un rilascio incontrollato delle acque e dunque del materiale radioattivo in esse presente.

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La Corea del Nord intende rispondere colpo su colpo alle operazioni ostili condotte nell’Asia del Nord-Est da Repubblica di Corea e Stati Uniti (o viceversa a seconda dei punti vista). Dopo il lancio, a poca distanza di tempo, di tre missili a corto raggio che hanno salutato l'inizio delle esercitazioni congiunte RdC-USA, la RPDC ha lanciato martedì scorso (alle 5,58 del mattino, ora di Tokyo) un missile intercontinentale (forse un Hwasong-12) che ha sorvolato, secondo quanto riportato dal ministro della Difesa nipponico Onodera, i cieli del Giappone per schiantarsi nel Pacifico a 1.180 chilometri ad est di Capo Erimo, sull’isola di Hokkaido, 14 minuti dopo il lancio.
“E’ una minaccia senza precedenti, seria e grave, al nostro Paese” ha commentato nell’immediatezza dei fatti Yoshihide Suga, Segretario Generale del Gabinetto. Attivato alle 6,14 il sistema J-Alert (che avvisa la popolazione civile di mettersi al sicuro) da parte di Tokyo in 647 comuni di 12 diverse Prefetture. Subito è arrivata una risposta dalla Corea del Sud (il lancio di alcune bombe nei pressi del confine, un atto puramente dimostrativo) mentre Trump si è affrettato a ricordare nuovamente che “tutte le opzioni sono sul tavolo”.

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Accordo in sede di Consiglio di Sicurezza ONU sulle nuove sanzioni volte a far retrocedere la Corea del Nord dallo sviluppo del proprio programma missilistico. Le sanzioni, che colpiscono in particolare le esportazioni di carbone e acciaio, dovrebbero causare perdite stimate intorno al miliardo di dollari.
“Il pacchetto di sanzioni più largo mai approvato contro la Corea del Nord” per l'ambasciatrice USA all'ONU Haley la quale però avverte che “la vicenda non è ancora chiusa”. Soddisfazione è stata espressa da Donald Trump mentre il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha sottolineato l'impegno assunto dal Consiglio di Sicurezza (la risoluzione è passata all'unanimità) per la ripresa dei colloqui a sei sulla denuclearizzazione della Penisola. Lavorv in settimana ha anche esortato gli Stati Uniti, in quanto potenza, a compiere il primo passo verso la distensione.

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Rese note da TEPCO le immagini dal cuore di quanto resta del terzo reattore dopo che, la scorsa settimana, un robot era riuscito ad arrivare fino al nocciolo per carpire le preziose immagini. Il video, della durata di circa quattro minuti, mostra detriti di combustibile nucleare dispersi in un'area di circa 5 metri di diametro posta sotto il terzo reattore ed è il risultato di 16 ore di riprese effettuate il 19, 20 e 21 luglio.
Su un altro fronte la compagnia elettrica sta tentando di mediare a Niigata circa la riattivazione della centrale di Kashiwazaki-Kariwa che vede contrarie la Prefettura (guidata dall'ottobre del 2016 dall'esponente dell'opposizione Ryuichi Yoneyama) ed il sindaco di Kashiwazaki, Masahiro Sakurai, incontrato dal neopresidente di TEPCO, Tomoaki Kobayakawa, lo scorso 25 luglio. I reattori 6 e 7 dell'impianto sono attualmente sottoposti alle operazioni di verifica sulla sicurezza condotte dall'Agenzia Regolatrice per il Nucleare. Favorevole all'impianto Hiroo Shinada, sindaco di Kariwa.

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Dura sconfitta per il Partito Liberal-Democratico ma progressisti ancora in affanno: è questo il dato che emerge dalle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea Metropolitana di Tokyo tenutesi lo scorso 2 luglio. Conferma il proprio momento di grazia la Governatrice Yuriko Koike che ottiene 49 eletti con la propria lista Tomin “First” no Kai (traducibile in italiano con “Associazione edochiani prima”, con la parola “first” in inglese nel nome originale del raggruppamento) cui si sommano sei eletti ufficialmente indipendenti ma che entreranno nel medesimo gruppo consiliare.
Koike nella precedente assemblea - che è eletta, nel sistema ipermaggioritario nipponico, ad anni sfasati rispetto al Governatore - poteva contare su una manciata di consiglieri usciti dal PLD e sui 22 che erano espressione del Nuovo Komeito.

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