Domenica, 30 Luglio 2017 00:00

Pillole dal Giappone #196 – Inada lascia, nell'opposizione anche Renho si dimette e nuovo test missilistico nordcoreano

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Rese note da TEPCO le immagini dal cuore di quanto resta del terzo reattore dopo che, la scorsa settimana, un robot era riuscito ad arrivare fino al nocciolo per carpire le preziose immagini. Il video, della durata di circa quattro minuti, mostra detriti di combustibile nucleare dispersi in un'area di circa 5 metri di diametro posta sotto il terzo reattore ed è il risultato di 16 ore di riprese effettuate il 19, 20 e 21 luglio.
Su un altro fronte la compagnia elettrica sta tentando di mediare a Niigata circa la riattivazione della centrale di Kashiwazaki-Kariwa che vede contrarie la Prefettura (guidata dall'ottobre del 2016 dall'esponente dell'opposizione Ryuichi Yoneyama) ed il sindaco di Kashiwazaki, Masahiro Sakurai, incontrato dal neopresidente di TEPCO, Tomoaki Kobayakawa, lo scorso 25 luglio. I reattori 6 e 7 dell'impianto sono attualmente sottoposti alle operazioni di verifica sulla sicurezza condotte dall'Agenzia Regolatrice per il Nucleare. Favorevole all'impianto Hiroo Shinada, sindaco di Kariwa.

In campo economico, buone nuove per il Giappone sono arrivate domenica scorsa dal report periodico del Fondo Monetario Internazionale che ha rivisto in rialzo le prospettive di crescita del PIL nipponico a +1,3% (+0,1 rispetto alla precedente stima) per il 2017 mentre stabili (a +0,6) rimangono le prospettive per il 2018. Intanto un cambio al vertice si è registrato in Banca del Giappone. Lo scorso lunedì sono stati nominati due nuovi membri del Tavolo Direttivo (i membri in totale sono nove) che vanno a sostituire Takehiro Sato e Takahide Kiuchi il cui mandato quinquennale era scaduto il giorno precedente. I due, gli unici non nominati dall'attuale governo, si erano opposti fermamente alla politica di allentamento monetario portata avanti dal Governatore Haruhiko Kuroda. I nuovi membri del board sono Goshi Kataoka, economista di Mitsubishi UFJ Research and Consulting e Hitoshi Suzuki, ex vicepresidente di Bank of Tokyo (una delle principali del Paese e anch'essa facente parte del gruppo Mitsubishi).

La “normalizzazione” all'interno della BOJ è un ulteriore segnale dell'ostinazione con la quale i conservatori intendono portare avanti la cosiddetta abenomics che ha come cardine proprio la politica di monetary easing di Kuroda e soci.

Sul fronte lavoro, dopo l'inaspettato disco verde al progetto di legge che consente alle aziende di non pagare gli straordinari per alcune professionalità particolarmente elevate, Rengo, la maggiore confederazione sindacale del Paese, ha comunicato il proprio dietrofront. Il disegno di legge, fortemente voluto da Keidanren, è stato presentato dai conservatori nel 2015.

Cattive notizie giungono, frattanto, da una ricerca condotta dall'Università di Tokyo circa la disparità nell'aspettativa di vita tra le diverse Prefetture. Una distanza che, stando ai dati, si è allargata tra il 1990 ed il 2015. Secondo quanto rilevato dal professor Kenji Shibuya e da altri esperti l'aspettativa di vita è complessivamente aumentata passando dai 79 anni di 27 anni fa agli 83,2 del 2015 ma è cresciuta anche la differenza tra l'apice ed il fondo della classifica.
Se nel 1990 in testa vi era la Prefettura di Nagano con una speranza di vita, in media, di 80,2 anni ed in fondo, con 77,7, quella di Aomori per una distanza pari a 2,5 anni, nel 2015 il gap si è allargato a 3,1 tra la prima (Shiga, con 84,7 anni) e l'ultima (sempre Aomori con 81,6 anni). Cresciuta anche l'aspettativa di una vita sana (dai 70,4 anni del 1990 si è passati ai 73,9 del 2015) ma anche qui con una distanza tra la prima e l'ultima Prefettura che è salita da 2,3 a 2,7 anni.
C'è una tendenza a considerare l'aumento delle spese sanitarie e ad avere più medici per eliminare le disparità sanitarie ma non è semplicemente mettendo più soldi od aumentando il numero dei medici che si risolverà il problema. È essenziale esaminare quei fattori regionali che incidono negativamente sulla salute, così come le capacità economiche e la qualità delle cure mediche nelle diverse regioni, al fine di trovare le misure più appropriate” ha dichiarato Shibuya.

Ad Okinawa, dopo il via libera proveniente dall'Assemblea della Prefettura, il Governatore Takeshi Onaga ha depositato presso la Corte Distrettuale di Naha una nuova causa contro il governo centrale per tentare di fermare gli oramai avviati lavori per la nuova base di Henoko che ospiterà i marines attualmente stanziati a Ginowan. L'amministrazione locale sta tentando di far leva nuovamente sul danneggiamento della barriera corallina provocato dalla posa di blocchi di cemento in mare nonché su residui diritti di pesca, non del tutto abbandonati, che l'associazione dei pescatori di Nago vanterebbe nell'area.
“Come capo di questa amministrazione locale non posso permettere che il progetto continui senza un'autorizzazione” ha detto ai giornalisti Onaga in una conferenza stampa successiva al deposito del ricorso.

A Tokyo, invece, terremoto al Ministero della Difesa: il 27 luglio ha rassegnato, infatti, le proprie dimissioni il generale Toshiya Okabe, Capo di Stato Maggiore delle forze di terra delle FA ed il giorno seguente un passo indietro è stato annunciato dalla stessa ministra Inada dopo l'audizione resa all'Ispettorato Generale del proprio ministero. I due ritiri eccellenti sono conseguenza dello scandalo inerente il report attestante combattimenti a Juba (area nella quale erano presenti peacekeeper nipponici) che sarebbe stato nascosto, è questa l'accusa dell'opposizione, al parlamento. La minoranza parlamentare oramai da mesi, e per vicende diverse, chiedeva la testa di Inada, esponente di una delle aree più nazionaliste del PLD.
“È uno scandalo senza precedenti. L'attuale ministra è sospettata di essere coinvolta in un tentativo di insabbiamento ed è stata sentita da una equipe investigativa interna. Appare chiaro che Inada non può ricoprire quel ruolo” aveva dichiarato il comunista Akira Kasai intervenendo in parlamento lo scorso 24 luglio.
Più che per accontentare le opposizioni, l'abbandono del governo da parte della ministra era questione di giorni essendo sempre più forti le voci che la vedevano coinvolta nel rimpasto previsto per il 3 agosto.
L'Ispettorato, organismo facente parte dello stesso ministero, si occupa del caso del report “scomparso” dallo scorso 17 marzo ed ha interrogato, fino ad ora, 106 persone variamente coinvolte. Secondo quanto riferito in conferenza stampa dalla stessa Inada sarebbe stata accerta una responsabilità nell'insabbiamento oltre che per Okabe anche per il viceministro Tetsuro Kuroe nonché di numerosi ufficiali.

Le dimissioni di Inada arrivano proprio quando la Corea del Nord, che era stata silente per alcune settimane, ha nuovamente effettuato un test missilistico. Secondo quanto riferito dal Segretario Generale del Gabinetto di Tokyo, Yohihide Suga, e dallo Stato Maggiore sudcoreano il missile (non è ancora chiaro di quale tipo, per l'agenzia KCNA è un Hwasong-14) sarebbe partito da una zona centrale della RPDC alle ore 11,41 (ora locale) del 28 luglio ed avrebbe volato per 45 minuti prima di schiantarsi in Zona Economica Esclusiva nipponica percorrendo 998 chilometri.
Il lancio è stato condotto con la massima angolazione e non ha minacciato la sicurezza delle nazioni limitrofe” riporta l'agenzia nordcoreana in un comunicato insolitamente difensivista nei toni.
Convocate immediatamente le strutture per la sicurezza nazionale nipponiche e sudcoreane e summit notturno anche per Fumio Kishida, al suo primo giorno di interim alla Difesa. “Fino a quando la Corea del Nord continuerà ad intraprendere azioni provocatorie non c'è alternativa che rafforzare ulteriormente la pressione su di loro mediante una stretta collaborazione con gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea, nonché con la Cina, la Russia ed altri membri della comunità internazionale. Data la possibilità di ulteriori azioni provocatorie manterremo, sotto la forte alleanza con gli Stati Uniti, un alto livello di vigilanza e prenderemo tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del popolo” ha detto Abe.
Gli Stati Uniti prenderanno tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dell'America e proteggere i nostri alleati nella regione” ha “twittato” Donald Trump preoccupato del fatto che, come segnalano diversi analisti, la RPDC sia in grado di colpire territorio statunitense.
Annunciato da Tokyo il possibile congelamento degli asset di due società cinesi nell'ambito delle sanzioni economiche contro la Corea del Nord: “non lo accettiamo e invitiamo il Giappone a tornare indietro sulla sua scelta” ha commentato il Portavoce degli Esteri di Pechino Lu Kang nella conferenza stampa del 28 luglio.
Se il Giappone continua su questa strada le nostre relazioni e la cooperazione bilaterale sulla questione della Penisola coreana affronteranno gravi ostacoli politici le cui conseguenze saranno in carico al Giappone” ha concluso Lu.
Un appello a “riaprire i canali di dialogo, specialmente quelli militari, per evitare errori ed incomprensioni” è arrivato dal Segretario Generale dell'ONU Guterres.

In merito allo scandalo del Kake Educational Institution intervenendo in Camera dei Consiglieri il premier, di ritorno dal suo viaggio in Europa, si è scusato per le dichiarazioni errate rilasciate in parlamento il 16 giugno. In quella data Abe dichiarò, a domanda della parlamentare socialdemocratica Mizuho Fukushima, di essere a conoscenza dal novembre di due anni fa che il comune di Imabari aveva presentato un progetto per la realizzazione della facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Okayama sulla base della Legge sui distretti speciali approvata con Koizumi.
Nelle testimonianza resa il 25 luglio, pressato dalla Presidentessa del Partito Democratico Renho Murata, Abe ha invece insistito nel dire di aver appreso solamente il 20 gennaio i dettagli della vicenda e cioè che la facoltà sarebbe stata aperta dall'istituto guidato dall'amico Kotaro Kake e sulla base della Legge sulle Zone Speciali Strategiche approvata dal parlamento durante il proprio governo. “Ho confuso perché la domanda era stata posta in maniera improvvisa” ha detto il premier anche se la leader democratica ha fatto notare che il tema era compreso in una lista di domande già inviate al primo ministro e che dunque egli ha, con ogni evidenza, mentito volontariamente.
Abe ha sostenuto, quindi, di essere venuto a conoscenza della richiesta di autorizzazione soltanto dopo l'inclusione di Imabari tra i comuni oggetto della Legge volta a rivitalizzare l'economia nipponica. Se due indizi fanno una prova Shinzo Abe era molto confuso anche lo scorso 5 giugno quando, interrogato dalla senatrice Sachiko Hirayama aveva sostenuto di “aver saputo (del progetto del Kake Educational) quando l'istituto depositò una richiesta di autorizzazione insieme alla città di Imabari nell'ambito delle zone speciali strategiche promosse dal mio governo”.

Terremoto intanto in casa democratica: il Segretario Generale del Partito, l'ex premier Yoshihiko Noda ha dichiarato, lo scorso martedì di avere intenzione di rassegnare le dimissioni da numero due della prima forza di opposizione. La decisione è stata comunicata nell'ambito di una riunione informale di parlamentari democratici. “Qualcuno deve pur prendersi la responsabilità” ha detto Noda ai compagni di partito riferendosi al disastroso risultato elettorale ottenuto dal PDG nelle elezioni di inizio mese che hanno rinnovato l'Assemblea Metropolitana di Tokyo.
Il 27 luglio anche Renho ha comunicato alla stampa la propria intenzione di dimettersi dopo nemmeno un anno - era stata eletta lo scorso settembre - alla guida del PDG.
Nei giorni precedenti erano circolate voci circa un rimpasto nella segreteria del partito che avrebbe coinvolto Kazunori Yamanoi, capo dell'ufficio per le questioni parlamentari, e Hiroshi Ogushi, responsabile del programma.

Le dimissioni dei vertici democratici arrivano proprio quando l'opposizione è riuscita a conquistare l'importante città di Sendai (capoluogo della Prefettura di Miyagi). Il 23 luglio, infatti, Kazuko Koori, ex giornalista ed ex deputata democratica, è stata eletta sindaca del popoloso capoluogo supportata da una coalizione comprendente oltre al proprio partito anche comunisti, liberali, e socialdemocratici. Koori ha ottenuto 165.000 voti superando di 16.000 l'avversario liberal-democratico Hironori Sugawara.

Frattanto ammonterebbero a 33,2 miliardi di yen i danni all'agricoltura causati in 32 Prefetture dalle piogge torrenziali che hanno colpito il Sol Levante nella prima metà di luglio. A renderlo noto il ministro dell'Agricoltura Yuji Yamamoto. Questa stima andrà con ogni evidenza aggiornata con i danni provocati dalle precipitazioni che stanno colpendo il Tohoku e l'Hokuriku. Secondo quanto comunicato dalla Prefettura di Fukuoka l'ammontare totale delle distruzioni è di oltre 119 miliardi nel solo Kyushu, considerando anche i danni alle infrastrutture.

In conclusione sono in arrivo novità che non potranno che dispiacere il governo USA. Il ministro delle Finanze di Tokyo, Taro Aso, ha comunicato, lo scorso 28 luglio, che i dazi sulla carne congelata importata (la gran parte proveniente proprio dal Nord America) saranno aumentati del 50% in quanto è stata superata la quota massima importabile.
Una risposta di tutt'altro tenore si attendevano gli statunitensi che qualche settimana fa avevano chiesto al Giappone “concessioni unilaterali” sulle importazioni di prodotti agricoli da oltreoceano. La tassazione ordinaria applicata nel Sol Levante su questi prodotti è del 38,5%.

(con informazioni di Japan Press Weekly 19 – 25 lug. 2015; un.org; imf.org; fmprc.gov.cn; japan.kantei.go.jp; kcna.kp; cnn.com; asahi.com; the-japan-news.com; mainichi.jp)

Ultima modifica il Sabato, 29 Luglio 2017 16:42
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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