La Gabbia dei Trattati
Il saggio di Matteo Bortolon sui trattati di libero scambio
«Uccidere o fare del male in modo aperto è potenzialmente inefficace, suscita ripulsa e senso di ingiustizia, ed è dispendioso; opprimere attraverso meccanismi più anonimi (come l'innalzamento dei prezzi dei generi alimentari o il taglio ai redditi medio-bassi) suscita meno opposizione e rende difficile individuare l'avversario. Un tratto di penna, sprofondando milioni di persone nella miseria, può fare più morti di una colonna armata».
Qui la prima parte dell'articolo
Sicuramente la situazione messicana è quella peggiore rispetto alle altre due descritte precedentemente, anche se la legge messicana è migliore per quanto riguarda la protezione e la difesa del mondo del lavoro in quanto è soggetta a forme contrattuali collettive dove il datore di lavoro non può licenziare ingiustamente ed è previsto il reintegro o la compensazione, contrariamente a quanto accade in Canada o negli USA ove è possibile licenziare anche senza preavviso. Inoltre è previsto per legge un salario minimo anche se la settimana lavorativa è di 48 ore. La differenza maggiore riguarda la risoluzione delle controversie che in Messico sono regolate la leggi federali mentre negli altri Stati sono incorporate nei contratti.
NAFTA, TTIP e i presagi per l'Europa dell'Est
Non ci opponiamo al TTIP perché conservatori e reazionari, perché spaventati dalle nuove tecnologie, dallo sviluppo, dalla possibilità di maggiore scelta. Ci opponiamo perché sappiamo come tutti gli argomenti a favore del trattato siano falsità.
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