Mercoledì, 29 Giugno 2016 00:00

Spagna: elezioni fotocopia

Instabilità-bis, questa la fotografia che, per la seconda volta negli ultimi sei mesi, ci consegnano le elezioni spagnole. Per quanto concerne la Camera il Partito Popolare del premier Mariano Rajoy si rafforza, rispetto allo scorso dicembre, passando dal 28% (e 123 seggi) al 33% (e 137 deputati). Una marea blu appare sulla cartina spagnola: i popolari sono, infatti, primo partito dalla Galizia fino a Cadice e Granada.
Seconda forza politica i socialisti di Sanchez, che evitano il sorpasso di Unidos Podemos, e, con il 22,6%, ottengono 85 seggi (ne avevano conquistati 90 a dicembre).

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Venerdì, 21 Novembre 2014 00:00

Adesso parla Pablo Iglesias di Podemos

Pablo Iglesias: "Podemos è il voto dell'illusione"

Il leader di Podemos: «Non è possibile il cambiamento in un Paese solo, per cambiare bisogna allearsi in vari Paesi. E se andremo al governo la Spagna uscirà dalla Nato»

Euro­par­la­men­tare della Sini­stra euro­pea nel Gue-Ngl, «che difende la dignità dei popoli e la demo­cra­zia». Anche neo segre­ta­rio gene­rale del movi­mento Pode­mos, che nella sor­presa gene­rale ha con­qui­stato l’8% alle ele­zioni con­ti­nen­tali di mag­gio ed è accre­di­tato oggi dai son­daggi come prima forza poli­tica del paese con il 27%. Insomma il tren­tenne Pablo Igle­sias sta diven­tando per gli spa­gnoli quello che Ale­xis Tsi­pras è per i greci: un peri­colo pub­blico, come è stato già omag­giato da alcuni media, per l’Europa dell’austerity di Bar­roso e ora di Juncker.

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