Il 28 e 29 ottobre si è infatti avuta la visita ufficiale del Presidente indiano Modi a Tokyo. I due massimi rappresentanti hanno riaffermato la volontà di costruire una “area indo-pacifica libera ed aperta” nonché di incrementare le attività di consultazione ministeriale nel formato 2+2 (cioè dei ministri degli Esteri e della Difea delle due nazioni).
Tra gli accordi sottoscritti nella due giorni anche il finanziamento da parte nipponica di progetti infrastrutturali in India per una cifra pari a 2,83 miliardi di dollari. Quasi la metà di questa cifra servirà a finanziare l'impiego di treni a lievitazione magnetica di produzione giapponese sulla linea Mumbai-Ahmedabad.
Grande soddisfazione per i risultati della visita di Modi è stata espressa dalla confindustria nipponica, la Keidanren, che in un proprio comunicato afferma che le due nazioni debbono adesso compiere a pieno il proprio ruolo di attori globali responsabili della crescita economica internazionale combattendo il protezionismo e svolgendo la loro parte affinchè presto sia siglato l'accordo commerciale RCEP (il Regional Comprehensive Economic Partnership che comprende i Paesi ASEAN, il Giappone, l'India e la Cina).
Sempre in politica estera contrarietà è stata espressa dal premier in parlamento tanto riguardo la richiesta sudcoreana di non esposizione sul naviglio militare nipponico di una bandiera che troppo ricorda il passato nazionalista del Giappone quanto alla visita di alcuni parlamentari della RdC alle isole Dodko avvenuta la scorsa settimana.
Martedì scorso invece è stato il ministro degli Esteri Taro Kono a protestare ufficialmente contro la RdC per una sentenza della Corte Suprema sudcoreana che ha condannato un'azienda giapponese, la Nippon Steel, per il ruolo da essa avuto nello sfruttamento del lavoro forzato nella Corea sotto occupazione nipponica.
La società era già stata condannata da un tribunale nel 2013 ma aveva subito presentato ricorso presso la massima autorità giudiziaria della RdC. La sentenza condanna la società a versare ai lavoratori che hanno intentato la causa (soltanto uno di essi è ancora in vita) 400 milioni di won (circa 350.000 dollari).
Per Taro Kono la possibilità di richiedere compensazioni individuali al governo o ad aziende nipponiche è invece terminata nel 1965 con la firma del trattato bilaterale nippo-coreano mentre per il governo sudcoreano l'accordo impedisce unicamente le richieste di risarcimenti da parte dello Stato ma non dei singoli.
A ricevere le lagnanze del Giappone l'ambasciatore della RdC a Tokyo Lee Su Hoon.
Preoccupazione per future ripercussioni economiche è stata espressa da Keidanren mentre l'azienda sanzionata ha dichiarato che seguirà con attenzione la vicenda in accordo con il governo nipponico.
“Spero che i due governi affrontino la questione in maniera appropriata così che la sentenza non sia da ostacolo al rafforzamento delle relazioni economiche” ha detto il vicepresidente di Nippon Steel Katsuhiro Miyamoto.
Mercoledì Kono si è appellato direttamente alla controparte Kang Kyung-wha affinchè prenda “ferme e risolute” azioni contro la sentenza.
“Ci aspettiamo che la Repubblica di Corea si schieri contro questa sentenza” ha detto Abe intervenendo in parlamento il giorno seguente.
“Il governo rispetta le sentenze e preparerà la propria risposta consultandosi con le autorità competenti e con gli esperti” ha affermato il capo dell'esecutivo della RdC Lee Nak-yon.
All'ONU, intanto, una bozza di risoluzione presentata dal Giappone favorevole alla denuclearizzazione globale non ha ricevuto il sostegno di alcune nazioni pure firmatarie del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari. Tra gli astenuti anche il rappresentante del Brasile che ha motivato il proprio voto proprio per il fatto che la mozione nipponica non citava il trattato.
Negli rapporti con gli Stati Uniti il Sol Levante ha ricevuto il “permesso” da Washington di continuare ad importare petrolio iraniano senza subire per questo sanzioni.
Le eccezioni (che comprendono anche Taiwan ed altri Paesi) “sono motivate dal fatto che questi Paesi hammo mostrato una significativa riduzione nelle importazioni e cooperano su altri fronti” ha dichiarato il ministro degli Esteri statunitense Mike Pompeo.
In politica interna grande discussione sta suscitando il pacchetto di proposte avanzate dai conservatori per facilitare l'immigrazione di lavoratori nel Sol Levante,
“Non vogliamo un'immigrazione senza limiti ma accettare per periodi limitati quanti sono utili al nostro sistema industriale” ha affermato il premier intervenendo nella plenaria della Camera bassa del 29 ottobre.
Lo stesso giorno la commissione giustizia del PLD aveva dato il via libera alle proposte dell'esecutivo che potrebbero portare il prossimo anno circa 40.000 nuovi lavoratori nell'Arcipelago.
“Occorre stabilire regole che tutelino i diritti umani degli stranieri” ha affermato Akira Koike per il Partito Comunista, organizzazione da sempre preoccupata per i fenomeni di dumping salariale che lo sfuttamento dell'immigrazione da parte dei capitalisti potrà provocare (e che in parte già provoca in alcuni settori come agricoltura e tessile).
Posizione simile quella di Kohei Otsuka del PDP: “studi negli USA ed in Gran Bretagna, cioè in nazioni avanzate in termini di accoglimento di immigrati, hanno mostrato che i salari dei lavoratori nazionali tendono a decrescere con l'aumento dei lavoratori stranieri”.
Della necessità di istituire una commissione che studi la riforma ha invece parlato Kuniko Koda, Segretario Generale di quanto resta di Kibo no To.
Tempi più lunghi sono stati chiesti anche dal Partito Costituzionale Democratico che ha istituito una commissione per lo studio del dossier.
Principale misura prevista dal governo è la creazione di un nuovo status di residenza individuale legato alle competenze linguistiche e lavorative dello straniero (uno dei nuovi status consentirà la residenza per cinque anni ma senza possibilità di ricongiungimento familiare mentre per i lavoratori più qualificati e già presenti nel Paese il ricongiungimento sarà possibile).
14 i settori industriali ai quali sarà applicata la norma: tra essi pesca, pulizie, agricoltura, meccanica, edilizia, cantieristica navale e ristorazione.
“Il disegno di legge è insufficiente e malfatto” per il Presidente del Partito Democratico per il Popolo Yuichiro Tamaki.
Un invito a promuovere tra gli immigrati una maggiore conoscenza della lingua giapponese è giunto da Tokuji Yamamoto della Federazione Giapponese delle Imprese Edilizie. Per il dirigente la principale questione concernente questi lavoratori attiene alla sicurezza: “i cantieri sono luoghi molto pericolosi e noi auspichiamo che possa essere assicurata una buona conoscenza della lingua giapponese al fine di istruire sulle misure di sicurezza”.
I problemi di lingua non sembrano invece preoccupare Hiroyuki Hirakawa, vicepresidente della Associazione delle Strutture Sanitarie Geriatriche, il quale ha rilevato come i lavoratori vietnamiti - che nel settore rappresentano la maggioranza degli, ancora pochi, stranieri - abbiano ottenuto un tasso di successo nei test per i corsi infermieristici superiore a quello degli stessi giapponesi (il 93,7% lo scorso anno).
Nella stessa occasione il premier ha ribadito che l'aumento della tassa sui consumi non provecherà danni all'economia nipponica e che il proprio partito non retrocederà dalla proposta di inserire l'esistenza delle Forze di Autodifesa in Costituzione.
Sul punto frontale è stato l'attacco di Yukio Edano del Partito Costituzionale Democratico per il quale la Costituzione non può rappresentare un programma politico come nella mente del premier ma essa è invece qualcosa che “impone ai poteri dello Stato di proteggere la vita delle persone. Non è una incomprensione nuova ma il premier dovrebbe rileggere cos'è la Costituzione”.
“Sono dei disonesti se affermano che inserendo le FA in Costituzione nulla cambia” ha tuonato Tamaki per il PDP per il quale andrebbe invece ben definito, e ristretto, l'uso della cosiddetta autodifesa (diventata “autodifesa collettiva” qualunque cosa ciò voglia dire negli anni dell'ultimo esecutivo Abe).
Il capo del governo intervenendo nella questione “ignora i suoi obblighi circa il rispetto ed il sostegno alla Costituzione” ha affermato il Capo della Segreteria comunista Koike.
Tra gli scandali che coinvolgono membri del governo uno di portata decisamente minore è stato recentemente riportato alla luce dal settimanale Shukan Bunshun.
La vicenda, per la quale il protagonista si è nuovamente scusato, riguarda il ministro per Okinawa ed i Territori del Nord Mitsuhiro Miyakoshi. L'attuale ministro nel 2007, quando era un semplice deputato, camminò ubriaco e nudo in una struttura residenziale concessa ai parlamentari che non hanno un'abitazione nella capitale entrando per sbaglio anche in una camera affidata ad un altro deputato.
Sugli scandali passati invece nel question time del primo novembre l'opposizione ha continuato ad insistere. Akira Nagatsuma del PCD è ritornato sulle responsabilità, non ancora accertate, della falsificazione dei documenti presentati al parlamento dal Ministero delle Finanze sullo scandolo Moritomo Gakuen mentre più di un parlamentare ha chiesto conto alla ministra Katayama circa la sua presunta azione di pressione verso l'Agenzia delle Entrate in favore di un'azienda privata (che avrebbe poi ricompensato la ministra con un milione di yen).
Sono ripresi, intanto, lo scorso primo novembre i lavori di devastazione della baia di Henoko a Nago necessari a costruire la nuova base militare a stelle strisce di Okinawa. Il 30 ottobre il ministro delle Infrastrutture Keiichi Ishii, unico membro del governo del Nuovo Komeito, ha dato il via libera alla richiesta del collega della Difesa affinchè la seconda revoca delle concessioni giunta dalla Prefettura sia considerata nulla (la prima revoca intervenuta all'epoca di Takeshi Onaga era stata dichiarata nulla da due sentenze di tribunale).
“Dobbiamo concludere i lavori al più presto possibile” ha dichiarato il ministro della Difeda Iwaya. Il vicegovernatore della Prefettura, Kiichiro Jahana, è intanto volato a Tokyo per colloqui con i partiti dell'opposizione (i quali viceversa sono maggioranza nella Prefettura) al fine di coordinare anche una serie di azioni in parlamento per rallentare l'avanzamento dei lavori.
“Non permetteremo mai la costruzione della base” ha ribadito il Governatore della Prefettura Denny Tamaki anch'egli recatosi a Tokyo.
“Resisteremo con tutte le nostre forze ma abbiamo bisogno del sostegno della gente al di fuori della Prefettura” ha dichiarato Hinako Yamashiro, infermiera ed esponente del movimento anti-base, alla manifestazione di protesta tenutasi fuori dal cantiere.
“Probabilmente la costruzione andrà avanti ma il governo centrale non è riuscito a convincere i cittadini della Prefettura: è come costruire sul magma prima di un'eruzione vulcanica” ha commentato Hiroshi Nakachi, Presidente dell'Università di Okinawa.
A rallentare i lavori anche le autorità cittadine di Motobu che hanno impedito, ufficialmente per i danni provocati dal 24° tifone, l'utilizzo di alcune banchine del locale porto ad una delle società che sta effettuando il carico di sabbia e terra destinato ad Henoko.
Il mondo dell'Università nella Prefettura si è anche anche schierato contro i continui, e pericolosi, sorvoli di velivoli statunitensi: 9 presidenti di istituti universitari hanno scritto una lettera aperta indirizzata ad Abe, Trump ed ai Ministeri degli Esteri e Difesa delle due nazioni per chiedere lo stop ai voli sugli spazi occupati dagli atenei.
Sempre in ambito difesa potrebbero essere gli F-22 della Lockheed Martin a sotituire i caccia F-2 in dotazione all'aviazione nipponica. La sostituzione dei vecchi velivoli, inserita già in diversi piani del Ministero, sarebbe una delle misure che consentirà l'abbattimento (richiesto dal Ministero delle Finanze) di alcune voci del bilancio della Difesa.
Particolarità di questi F-22 sarà però quella di montare un motore sviluppato interamente in Giappone. La decisione sulla scelta del tipo di velivolo che manderà in pensione gli F-2 si attende entro l'anno.
La presenza USA fa discutere anche nella Prefettura di Kanagawa. A partire dal 31 ottobre nella città di Sagamihara le forze armate statunitensi hanno aperto un comando per la difesa missilistica (integrato nel sistema THAAD) nei pressi della locale stazione ferroviaria.
Nel contempo un clima di feroce conservatorismo emerge nella settimana del matrimonio della principessa Ayako e a distanza di due dalle polemiche, trasversali, su una memoria non condivisa circa la guerra civile del 1868.
Oggetto del contendere in questo caso la data per il rilascio del nome della nuova era (il periodo di tempo che identifica il periodo di regno di un Imperatore).
Se alcuni, tra cui il vice di Suga alla Segreteria Generale del Gabinetto Kazuhiro Sugita, puntano ad una comunicazione del nuovo nome il primo maggio 2019 (cioè un mese prima dell'intronizzazione del figlio di Akihito) i gruppi conservatori legati alla lobby Nippon Kaigi, e tra essi il consigliere di Abe Seiichi Eto, ritengono che questo debba essere compito del nuovo Imperatore.
Chi appoggia il rilascio anticipato del nuovo nome dell'era che sostituirà quella Heisei oltre ad avere con ogni evidenza un approccio piuttosto moderato al tema pone il tema dei problemi pratici che la comunicazione in maggio eviterebbe. Moltissimi software che contengono oltre a calendario gregoriano i nomi delle ere nipponiche andranno infatti aggiornati per tempo (un problema che nel gennaio 1989 quando Akihito subentrò ad Hiroito nessuno ovviamente si pose).
A Fukushima riconferma nelle elezioni per il rinnovo della carica di Governatore per l'uscente Masao Uchibori. Nelle elezioni tenutesi la scorsa domenica Uchibori (sostenuto dai conservatori ma anche dai principali partiti dell'opposizione) ha ricevuto 650.982 voti battendo due candidati indipendenti e Kazushi Machida sostenuto dal Partito Comunista.
Frattanto al processo in corso a Tokyo (uno dei principali che vede gli ex vertici accusati della morte di 44 persone) contro i vertici di TEPCO lo scorso 30 ottobre l'ex presidente della società, Tsunehisa Katsumata, si è chiamto fuori da ogni responsabilità spiegando che aveva da tempo delegato i compiti esecutivi.
Nel contempo il Partito Comunista, mediante la deputata Chizuko Takahashi, ha nuovamente chiesto al Ministero dell'Industria ed a TEPCO di riconoscere il fallimento del sistema di decontaminazione delle acque ALPS e di rendere note internazionalmente tutte le informazioni in merito.
Rassicurazioni sono giunte dal sottosegretario Yoshihiko Isozaki il quale ha affermato che non è ancora stata presa una decisione circa il rilascio in mare delle acque contaminate che si trovano attualmente stoccate nell'area dell'ex impianto.
Sempre in campo nucleare la città di Mito (270.000 abitanti) ha sottoscritto lo scorso mercoledì un accordo con altri sei comuni che consentirebbe l'evacuazione nelle città firmatarie (tutte nella Prefettura di Chiba) di circa 43.000 abitanti in caso di incidente nella centrale nucleare del Tokai ad Ibaraki. La città di Mito ha in corso altri accordi di questo tipo con varie località nelle Prefetture di Ibaraki, Tochigi e Gunma per un totale di circa 180.000 cittadini collocabili.
La centrale del Tokai ha ricevuto lo scorso settembre il via libera dall'Agenzia Regolatrice per il Nucleare e la sua riattivazione è ormai prossima.
Giovedì scorso, invece, alcune migliaia di persone hanno partecipato a delle esercitazioni di evacuazione nella città di Matsue (Prefettura di Shimane). Circa 390.000 persone vivono nell'area della centrale proprietà della Chugoku Electric (che ha sede proprio nella città capoluogo) e la cui riattivazione del secondo reattore ha, anche il questo caso, avuto il via libera dall'ente responsabile.
Nell'istruzione è giunto la scorsa settimana quello che appare essere il primo caso di una lunga serie. 24 candidate bocciate nell'esame di ammissione all'Università Medica di Tokyo (bocciatura frutto di manipolazioni per ammissione dello stesso ateneo) hanno chiesto infatti risarcimenti per un totale di 7,69 milioni di yen.
Per quanto concerne le Olimpiadi di Tokyo 2020 il governo ha dichiarato lo scorso martedì che spenderà meno di quanto stimato dal Board of Audit.
L'organismo amministrativo indipendente (una specie di autorità garante) ha stimato la spesa per i Giochi (801,1 miliardi di yen) eccessiva ma il ministro delegato, Yoshitaka Sakurada, ha affermato che buona parte di quelle spese non sono direttamente legate alle Olimpiadi ma hanno a che fare con la promozione del turismo e le infrastrutture
In economia, intervento in sede WTO sulla procedura avviata dal Giappone contro la Corea del Sud che praticherebbe, a detta di Tokyo, politiche tariffarie penalizzanti verso il Sol Levante al fine di tutelare l'industria nazionale. Istituito dall'organismo internazionale un tavolo di studio del caso.
Dalla Nuova Zelanda comunicata invece la data di entrata in vigore nel TPP ad 11: l'accordo di libero commercio per l'area del Pacifico. Il ministro per il Commercio di quel Paese, David Parker, ha reso noto che il trattato, ridenominato CPTPP, entrerà legalmente in vigore il prosismo 30 dicembre.
Per quanto concerne la disponibilità di posti di lavoro in settembre si è avuto il dato più alto negli ultimi 44 anni: 1,64 il che vuol dire che per ogni 100 persone che cercano lavoro vi sono 164 posti di lavoro disponibili. In calo dello 0,1 il tasso di disoccupazione rispetto ad agosto (dal 2,4 al 2,3%).
Sempre per quanto concerne i dati macroeconomici rivista al ribasso la previsione del tasso di inflazione da parte della Banca centrale. L'ente guidato da Kuroda ha previsto per questo scorcio del 2018 un tasso dello 0,9% (contro l'11 previsto a luglio) mentre il tasso dovrebbe attestarsi all'1,4 ed all'1,5% rispettivamente nel 2019 e 2020 (in entrambi i casi segnando un -0,1%).
Per quanto concerne la produzione industriale i dati diffusi dal METI di settembre mostrano un calo dell'1,1% rispetto ad agosto.
Nel turismo annunciato da Seibu Railway il nome, “Laview”, del nuove treno di extralusso che viaggerà tra Ikebukuro e Chichibu.
Sempre per promuovere il turismo la compagnia aerea ANA Holding ed il gruppo bancario Sumitomo Mitsui Finance and Leasing hanno annunciato lo studio congiunto di misure volte ad incrementare la presenza turistica nelle aree rurali.
Proprio ANA ha reso noti venerdì scorso i dati di bilancio per il periodo aprile-settembre mostrando un calo dei profitti del 37,7% rispetto al 2017 in gran parte dovuto all'aumento dei costi del carburante.
Per motivi simili, oltre che per i danni provocati dai numerosi giorni di inoperatività dell'Aeroporto del Kansai, anche Japan Airlines ha comunicato un calo dei profitti del 5,9%.
In casa Hitachi ammissione, lo scorso lunedì, di ispezioni malfatte nella produzione di semiconduttori. Hitachi Chemical, il ramo produttore di questi materiali, non ha comunicato altri dati in attesa dei risultati dell'indagine interna.
Nel settore automobilistico vendite record per Toyota tra aprile e settembre di quest'anno. Il gruppo ha comunicato di aver venduto in quei sei mesi 5.290.000 vetture con una crescita dell'1,5%.
Il dato è in gran parte legato alle vendite delle aziende Daihatsu e Hino in Cina mentre nella produzione su suolo giapponese si è registrato un calo del 2,8% mentre sulle veendite il calo è stato del 4,3%. La società sta nel contempo sempre più lanciandosi nel settore delle auto a guida automatica: in tal senso lo scorso lunedì è stato annunciato un accordo tra Toyota e Tokio Marine per simulare situazioni di incidenti nel traffico che dovessero coinvolgere i mezzi senza conducente.
Proprio Tokio Marine ha annunciato, intanto, lo scorso mercoledì la vendita, per circa 1,5 miliardi di dollari, delle società possedute in Svizzera e Regno Unito.
Dati positivi anche per Honda che ha previsto profitti netti per l'anno fiscale in corso pari a 675 miliardi di yen (con una crescita di 60 miliardi rispetto alla precedente previsione).
Anche i questo caso a trainare la crescita dei profitti, +19,3% rispetto al 2017 da inizio anno a settembre, le vendite all'estero (segnatamente di moto in India e Vietnam).
Richiamo di auto record invece per Subaru: ben 410.000 vetture (di queste 310.000 all'estero) saranno revisionate per problemi connessi ad una parte meccanica.
Tra le aziende in crescita anche i profitti di Sony la quale martedì scorso ha comunicato una previsione di aumento dei profitti che dovrebbe condurre entro fine anno la società ad incassare oltre 870 miliardi di yen (contro i 670 della precedente stima).
L'azienda ha registrato infatti nei primi sei mesi dell'anno un aumento record dei profitti: +88,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Unico dato negativo quello dei telefoni cellulari che a causa della saturazione del mercato hanno fatto registrare perdite per 95 miliardi di yen.
Guadagni in aumento, del 25,4%, anche per Nintendo mentre Parasonic ha registrato un calo del 4,5% dovuto in gran parte al rallentamento della domanda cinese.
Sempre più in difficoltà, invece, il settore aereo di Mitsubishi Heavy Industries: comunicato dalla casa madre il finanziamento per 220 miliardi di yen alla sussidiaria Mitsubishi Aircraft Corporation. L'azienda prevede di lanciare, dopo vari rinvii, il primo jet di propria produzione entro il 2020 ma i costi per lo sviluppo del velivolo sono cresciuti dai 600 miliardi stimati inizialmente a circa 800 miliardi.
La società è posseduta per il 64% da Mitsubishi Heavy Industries, per il 10% da Toyota e per l'1% dalla statale Banca per lo Sviluppo.
Nelle telecomunicazioni dopo il pressante, ed inusuale, invito del governo a tagliare le tariffe telefoniche il Presidente di NTT Docomo, Kazuhiro Yoshizawa, ha sostenuto che tra aprile e giugno del prossimo anno le tariffe di telefonia mobile diminuiranno in maniera significativa (tra il 20 ed il 40%).
La mossa, che potrebbe provocare mancatii introiti per circa 3,5 miliardi di dollari, è volta a fronteggiare la concorrenza di SoftBank, KDDI e dell'azienda di commercio elettronico Rakuten che entrerà nel mercato telefonico a ottobre 2019.
Nella pesca è allo studio l'aumento della sanzione per quanti pescheranno cetrioli di mare. L'agenzia per la Pesca potrebbe presentare all'attenzione del parlamento già in questa sessione ordinaria della Dieta una proposta che farebbe passare la sanzione da 2 a 30 milioni di yen.
In agricoltura, invece, un recente sondaggio condotto dal Japan Agricultural News ha mostrato come il 73% dei rispondenti non sia soddisfatto delle politiche del settore portate avanti dalla maggioranza. Principale preoccupazione per i coltivatori nipponici la nuova area di libero scambio creata dal CPTPP.
Alcuni giorni prima dell'uscita del sondaggio i rappresentanti del movimento contadino Nouminren e dell'associazione di recentissima formazione di pescatori costali Gyominren avevano incontrato il Charles Boliko, responsabile dell'Ufficio FAO di Yokohama per manifestare la preoccupazione dei piccoli coltivatori diretti circa i loro livelli di reddito.
“Senza la protezione delle famiglie contadine la nostra sicurezza alimentare non potrà essere assicurata” ha convenuto il dirigente ONU.
Per contrastare gli effetti deleteri dell'aumento della tassa sui consumi sarebbe allo studio l'erogazione di buoni da 25.000 yen (con 5.000 yen a carico dello Stato ed il resto a carico di municipi e camere di commercio) per le famiglie con un reddito inferiore ai 2,56 milioni di yen.
In ambito digitale annunciate dal Presidente dell'antitrust Kazuyuki Sugimoto la richiesta di chiarimenti a quelle società, quali Google ed Amazon, circa il rispetto della legge antimonopoli.
Nel promettere ispezioni Sugimoto ha sostenuto che l'ente “vigilerà su queste società per accertare se esse impediscono innovazioni prodotte da società giapponesi”.
In campo ambientale è prossimo ad essere varato un provvedimento che vieterà l'uso di posate e buste di plastica nelle mense e caffetterie interne agli edifici pubblici. La proposta è emersa nel corso di una riunione del tavolo consultivo del Ministero dell'Ambiente incaricato di studiare la riduzione dei rifiuti plastici.
In chiusura è stato lanciato lo scorso lunedì dal cosmodromo di Tanegashima un vettore H-2A che ha trasportato in orbita un satellite Ibuki-2 con l'obiettivo di raccogliere dati sul metano e sul diossido di carbonio presenti in atmosfera.
Il satelitte, che orbiterà a 600 chilometri di altitudine, è stato sviluppato dall'Agenzia Aerospaziale del Giappone e da Mitsubishi Heavy Industries.
Insieme ad Ibuki-2 il vettore ha trasportato un satellite di osservazione degli Emirati Arabi Uniti ed uno svilupato congiuntamente da alcune università nipponiche.
(con informazioni di Japan Press Weekly 24 - 30 ott. 2018; wto.org; beehive.govt.nz; korea.net; boj.or.jp; keidanren.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di copertina liberamente ripresa da www.dnaindia.com