Novità poco piacevoli per il Sol Levante giungono dagli ultimi dati demografici resi noti dal Ministero degli Interni lo scorso 15 settembre. La percentuale di ultrasessantacinquenni ha raggiunto infatti la cifra record del 27,3% sul totale della popolazione (ed il 30,01% - ed è la prima volta - tra le donne). La popolazione anziana è cresciuta, in termini assoluti, di 730.000 unità (per un totale di 34,61 milioni di ultrasessantacinquenni).
Andando maggiormente in dettaglio si ha un numero di ultrasettantacinquenni cresciuto, nell'ultimo anno, di 590.000 unità (per un totale di 16,97 milioni di persone pari al 13,4% della popolazione); gli ultraottantenni sono aumentati di 430.000 unità (per un totale di 10,45 milioni di persone pari all'8,2%).
Numeri record anche per gli ultrasentacinquenni che ancora lavorano: al 2015 essi erano 7,3 milioni (in crescita di 490.000 unità rispetto all'anno precedente).

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Vittoria netta della coalizione conservatrice PLD-Nuovo Komeito nelle elezioni dello scorso 10 luglio per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri. Questo ramo del parlamento, quello con meno poteri nella Dieta nazionale, non è soggetto a scioglimento e si rinnova della metà ogni 3 tre anni (in totale ogni senatore rimane, dunque, in carica sei anni).
Dei 121 seggi in palio, 73 si trovavano in collegi locali, corrispondenti quasi sempre alle Prefetture (alcuni collegi eleggono un senatore, altri due e così fino ad alcuni che ne eleggono sei) mentre 48 sono stati eletti sulla base di un'unica lista nazionale proporzionale.

Il partito del premier Abe ha eletto 56 senatori (portandosi a 121 totali, +6 rispetto alla precedente composizione), ottenendo, nella quota proporzionale, poco più di 20.100.000 voti (quasi 1.700.000 voti in più rispetto al 2013). Non hanno ottenuto la rielezione la ministra per Okinawa e i Territori del Nord, Aiko Shimajiri, ed il titolare della Giustizia, Mitsuhide Iwaki.

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Rimarrà nella storia la visita, la prima di un Presidente statunitense in carica, di Barack Obama ad Hiroshima. “Un significato storico per il mondo intero” secondo il Presidente del Partito Democratico, Katsuya Okada, il quale ha auspicato che questa visita possa essere il primo passo per realizzare “un mondo libero dalle armi atomiche”.
Giudizio positivo è stato espresso anche da Terumi Tanaka, Segretario Generale della Confederazione Giapponese delle Organizzazioni delle Vittime delle Bombe A e H (Nihon Hidankyo): “credo che se i sopravvissuti leggessero il testo del suo discorso sarebbero tutti quanti commossi” ha affermato il leader storico dell'associazione, il quale ha, però, espresso il proprio disappunto per la visita troppo breve, circa 15 minuti, al museo del Memoriale e per non aver potuto parlare direttamente con il massimo rappresentante USA. Un brevissimo scambio di parole si è tenuto, invece, tra Obama e Sunao Tsuboi, Presidente di Hidankyo.

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