È indubbio che le forze a sinistra del centrosinistra avessero investito in questa tornata elettorale tutte le speranze rimanenti di tornare ad avere una rappresentanza parlamentare.
Lo strano matrimonio tra ciò che restava dell'IdV di Di Pietro e Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi, la “Lista Ingroia”, è naufragato spettacolarmente, conseguendo un risultato decisamente peggiore di quello della Sinistra Arcobaleno.
Anzitutto, credo di deludere dicendo che a me la scelta di presentarci con Rivoluzione Civile (=RC) parve assolutamente giusta, anzi inevitabile, e non sarei leale se oggi (come molti fanno) dicessi che la nostra sconfitta dipende da quella scelta. Anzi ti dico subito che non mi sembrerebbe una bella idea buttare con l’acqua sporca anche il bambino, cioè liberarci affrettatamente di una possibile alleanza dando la colpa al povero Ingroia della nostra sconfitta.
Due parole sulle tattiche elettorali. Mi pare che la soluzione Ingroia sia la più razionale e positiva possibile in questa fase: non disperde, include, inserisce argomenti (i sistemi criminali) obiettivamente strategici per l’Italia.
Attenzione! Data la crisi della politica, tutto dura “lo spazio di un mattino” (Berlusconi 20 anni, la Lega non mi ricordo quanto, Segni chi se lo ricorda più, “la gioiosa macchina da guerra”???, l’IDV è solo il fantasma di se stesso, Vendola ha fallito l’OPA e nessuno se lo fila più, il M5S è già in declino) anche a sinistra per quella che, più radicale non si può (i 120mila iscritti al primo movimento per la Rifondazione Comunista, il milione di persone –più o meno- che vi hanno transitato, il movimento dei movimenti), ma la cosa riguarda anche le iniziative minori e più recenti, locali e nazionali… non è il caso di elencarle, qualcuno potrebbe offendersi.
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