Don't Worry ***1/2
"Il mio solo metro di giudizio per comprendere se mi sono spinto troppo oltre lo trovo in persone costrette sulla sedia a rotelle o che hanno uncini al posto delle mani. Come me non ne possono più di quelli che pretendono di parlare in nome dei disabili. Di tutta quella pietà e paternalismo. Questo è ciò che va veramente detestato."
(John Callahan)
Non vedo contraddizione nell’essere stati tutti Charlie Hebdo e nell’essersi indignati per le vignette satiriche sul terremoto. Al di là che trovi abbastanza retorico e anche ipocrita “l’essere questo e quest’altro”, dato che, o lo si fa per qualsiasi vittima nel mondo, o non ha senso farlo selezionandone alcune, credo che la partecipazione emotiva per quello che avvenne ai giornalisti della redazione satirica avesse un significato molto forte, giusto e sentito: difendere il diritto ad esprimersi, il diritto alla libertà di parola, di opinione, di pensiero, di critica e, anche, di satira. Forse, a ripensarci meglio, proprio per questo, in quel caso, il “je suis Charlie” aveva già più senso di tutti gli altri “je suis” che si sono succeduti ad ogni strage (occidentale), perché in quel caso Charlie era il simbolo di un’entità, di un valore universale che va al di là delle singole vittime, ovvero la libertà di espressione, che non ha nazionalità né sesso né colore, ma che appartiene, o dovrebbe appartenere, al mondo intero e che il mondo intero dovrebbe rivendicare, quindi in quel caso, davvero tutti, potevamo essere Charlie, se a Charlie diamo quel significato astratto.
In questi ultimi tempi la rete La7 ha programmato due serie televisive: I Borgia e I Tudors, la prima di produzione canadese la seconda statunitense.
Le due serie, pur con qualche libertà storica – soprattutto la prima –, raccontano le vicende di due storiche famiglie: I Borgia, ben conosciuti a noi italiani, che conquistarono il papato con Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia) e i Tudor, che regnarono sull’Inghilterra – non ancora unita alla Scozia – dal 1485 al 1603 e di cui i sovrani più conosciuti furono Enrico VIII, noto per aver promosso lo scisma della chiesa anglicana da quella cattolica e inventato il divorzio all’italiana, e Elisabetta I, che fondò la potenza britannica sui mari sconfiggendo la Spagna.
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