Pensionato, una vita nella CGIL, di cui è stato anche nella segreteria regionale, consigliere provinciale per due mandati legislativi fino al 2004, successivamente nel Consiglio Comunale di Colle di Val d'Elsa, dove già era stato eletto nel 1980 è stato nominato Assessore nel corso di questo mandato.
Sono tra quelli che in RIVOLUZIONE CIVILE ci avevano creduto e, aggiungo, i temi della legalità portati da Ingroia mi erano sembrati un recupero importante di un pezzo perduto della sinistra. Naturalmente parlavamo del superamento dello sbarramento del 4%, non della conquista di grandi consensi o della maggioranza elettorale. E l'operazione mi era sembrata anche furba dal punto di vista della comunicazione…il problema è che Ingroia è rimasto sui mezzi di informazione nei giorni immediatamente successivi alla decisione di candidarsi, poi è sparito e mediaticamente non ha più funzionato; paradossalmente a un certo punto è stata la parodia di Crozza a mantenerlo un po’ in vista.
Come si dice in questi casi, lasciamo lavorare la magistratura e che gli eventuali colpevoli siano puniti. Paiono esserci perlomeno due piani, non sappiamo quanto intrecciati: uno di attività puramente criminale (la banda del 5%), l’altro di conduzione manageriale fallimentare dentro un contesto di crisi più generale, con tanto di violazioni penalmente rilevanti.
Ritengo tuttavia che questo grande polverone abbia, tra gli altri, l’effetto di fare velo di alcuni aspetti che a me appaiono estremamente importanti, come la verifica della riuscita delle strategie di lungo periodo affermatesi tra gli eredi del PCI e di quali siano state le importanti mutazioni genetiche del corpo di quello che fu il più grande Partito Comunista dell’Occidente.
Due parole sulle tattiche elettorali. Mi pare che la soluzione Ingroia sia la più razionale e positiva possibile in questa fase: non disperde, include, inserisce argomenti (i sistemi criminali) obiettivamente strategici per l’Italia.
Attenzione! Data la crisi della politica, tutto dura “lo spazio di un mattino” (Berlusconi 20 anni, la Lega non mi ricordo quanto, Segni chi se lo ricorda più, “la gioiosa macchina da guerra”???, l’IDV è solo il fantasma di se stesso, Vendola ha fallito l’OPA e nessuno se lo fila più, il M5S è già in declino) anche a sinistra per quella che, più radicale non si può (i 120mila iscritti al primo movimento per la Rifondazione Comunista, il milione di persone –più o meno- che vi hanno transitato, il movimento dei movimenti), ma la cosa riguarda anche le iniziative minori e più recenti, locali e nazionali… non è il caso di elencarle, qualcuno potrebbe offendersi.
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Condivido molto le considerazioni di Raul Mordenti nel suo articolo (clicca qui per leggere) e, d’altra parte, mi sembra giusto ciò che sostiene Francesco Draghi nel suo: “…le primarie…meritano…un’ulteriore riflessione…a sinistra…” (clicca qui per leggere). C’è una questione: perché, nonostante condivida l’analisi di Mordenti, non mi toglie dallo stato di disagio in cui mi trovo.
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