Lunedì, 26 Gennaio 2015 00:00

Alternativa in Toscana

“Noi alle elezioni ci presentiamo”. Da Siena a Prato, dall'Empolese Valdelsa a Pisa, i comitati toscani dell'Altra Europa annunciano la discesa in campo per le regionali di fine maggio. Con la speranza, esplicitata già in partenza, di far parte di un'ampia coalizione unita di forze associative, politiche e di base: “In alternativa a chi sostiene le politiche neoliberiste e di austerità”. Compreso il Pd, che dovrebbe ricandidare Enrico Rossi. Dietro la cui figura si staglia però l'ingombrante sagoma di Matteo Renzi. E di un partito, guidato saldamente dal fedelissimo Dario Parrini, le cui strategie d'azione guardano al centro. Non a sinistra. Vedi il gelo con Sel e l'accordo, già raggiunto, con “Toscana civica riformista”, nuova formazione comprendente ex di Psi, Udc e Idv. Per non parlare della nuova, più che fantasiosa, legge elettorale. Contestatissima, denunciata per incostituzionalità, e redatta insieme lo scorso autunno da Parrini e dal forzista Massimo Parisi, proconsole locale di Denis Verdini.

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Difficile raccontare in poco tempo e in poche righe ciò che sta accadendo in Grecia. Ma in questi pochi giorni in cui stiamo vivendo la capitale greca, non pochi sono gli spunti di riflessione e i momenti di confronto politico, sociale ed umano. Arriviamo di fronte al Parlamento, a piazza Syntagma (una delle piazze principali che caratterizzò la stagione di protesta ad Atene). Veniamo accolti dal comitato elettorale di Syriza, poco lontano da lì: giovani attivisti, uomini, donne, ed esponenti della sinistra greca, insieme, per le ultime ore dalla scadenza elettorale: oggi, 25 gennaio, è un giorno cruciale, il giorno in cui si vanno a decidere le sorti non solo della Grecia, ma probabilmente anche del futuro dell'Unione Europea e delle sue politiche di austerità. Syriza è in testa, i sondaggi parlano di un possibile 36 per cento, se non di più. E mentre fioccano le interviste ai vari esponenti del movimento, mentre i greci incontrano esponenti e attivisti della sinistra di tutta Europa, siamo andati a fare un giro fra le strade della città con l'ormai famosa “Brigata Kalimera”, che ci ha mostrato i luoghi in cui Syriza, e non solo, sta operando a livello sociale e politico. Incontriamo lavoratori in sciopero, uomini e donne che stanno tentando di resistere alle disastrose politiche di austerity che stanno piegando il paese

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