Partecipazione e processi partecipativi: il caso Toscana.

Nella bella cornice del parco di via Betti si è svolta, nella giornata di Domenica 21 Giugn,o un’iniziativa sul tema della partecipazione attiva e sui modelli per cui essa viene declinata. L’iniziativa è stata promossa dal Municipio dei Beni Comuni, spazio politico pisano da tempo ormai attivo su svariati temi (ambiente, integrazione, beni comuni, welfare dal basso), nato in seno al grande progetto di recupero dell’ex colorificio e proseguita fino all’ultimo modello di alternativa reale: l’ex distretto militare Curtatone e Montanara rinominato alla sua liberazione in Distretto 42. L’assemblea ha visto sul proprio tavolo una serie di “ingredienti” molto interessanti; esperienze narranti di situazioni diverse tra loro ma pur sempre imparentate fortemente. Progetti nati dal basso, su iniziativa prettamente popolare che creano o hanno creato veramente partecipazione.

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Giovedì, 05 Febbraio 2015 00:00

Moltiplica le idee, moltiplica lo spazio (Pisa)

Moltiplica le idee, moltiplica lo spazio. Pisa progetta collettivamente il Distretto 42

Di Francesca Gabriellini e Andrea Incorvaia

In tempi di acuta disaffezione ad intraprendere percorsi collettivi, l'ampia partecipazione alla due-giorni di progettazione partecipata di quello che potrebbe essere un bene di tutti e tutte, rischiara i tempi della politica attiva pisana come un arcobaleno dopo diverse giornate uggiose. 

Sabato 31 Gennaio e domenica 1 Febbraio sono state le prime due giornate di lavoro comunitario che hanno rimesso al centro la possibilità di dare gambe a quelle idee che sorgono da processi di riflessione e azione comune, idee che maturano tra le tante e i tanti che animano quella porzione di cittadinanza attiva non ancora assuefatta dalle logiche del profitto, del cemento, della normalizzazione istituzionale. 

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Sono passate poco più di due settimane dalla mattina del 15 febbraio, giorno in cui il Municipio dei beni comuni, uscito dall'esperienza dell'Ex-Colorificio nel novembre scorso, ha deciso di lanciarsi in un nuovo progetto occupando l'ex-caserma Curtatone e Montanara, abbandonata a se stessa da più di 15 anni, se si esclude il suo utilizzo come parcheggio privato da parte di alcuni militari (e amici in occasioni speciali come la Luminara).

Pur essendo passato così poco tempo, molte cose sono state fatte: i militanti del Municipio fin dal primo giorno hanno lavorato instancabilmente per rendere nuovamente agibili alcune stanze degli edifici e soprattutto l'area verde circostante, fiore all'occhiello dello spazio con i suoi 8000 m2 di estensione e da poco inaugurata con il nome di Parco “Andrea Gallo”.

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