Che il principale bersaglio dell'adesione alle politiche bancarie alla fine fossero i settori statali – che già avevano sofferto un sostanzioso dimagrimento per tutti gli anni novanta, accusati ingiustamente di essere la linfa dell'imperante corruzione – questo lo si era capito fin da Maastricht. 

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Giovedì, 21 Marzo 2013 00:00

La scuola dopo la disfatta della sinistra

Forse parlare di scuola all'indomani di una sconfitta elettorale può causare un certo disinteresse. Eppure questo crocevia sociale qualcosa ci racconta su come una strada alternativa sia possibile, fra le altre, nella ricostruzione di un fronte costituzionale ampio e di una sinistra di cambiamento. 

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Domenica, 10 Febbraio 2013 00:00

Precari a scuola. Il futuro senza futuro

Ogni settore del mondo del lavoro è ammorbato dal precariato. Gli argomenti che tentano di spiegarne l'esigenza chiamano in causa l'inevitabilità del capitalismo e il primato del profitto. Superati per il settore dell'economia privata, essi appaiono del tutto inconsistenti quando si parla di servizi pubblici. E se si parla di scuola, essi riassumono errori politici e sintesi antistoriche che, soprattutto negli ultimi venti anni – quelli del rampantismo neoliberista – hanno ridicolizzato la vita, lo studio, la socializzazione di migliaia di persone.

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Giovedì, 17 Gennaio 2013 00:00

La scuola al tempo del pensiero unico

I Decreti Delegati avevano disegnato l'ossatura di una scuola democratica, la cui forma di governo era essenzialmente simile a quella repubblicana: il consiglio d'istituto era l'organo deliberativo per le politiche scolastiche; il collegio docenti per quelle didattiche e il preside eseguiva. Una formula nel tempo logorata dall'esaltazione dell'autonomia scolastica di stile manageriale che tuttavia non ne aveva minato l'esistenza.

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