Sara Nocentini

Sara Nocentini

Ci siamo permessi di riprendere questa riflessione, pubblicata su www.articolo1mdpfi.it, con l'idea di provare a riprendere questo ragionamento sul nostro sito nelle prossime settimane.

L’attuale fase del capitalismo ci consegna il sogno infranto della crescita inclusiva, che ha costituito la base materiale dello sviluppo postbellico e delle socialdemocrazie occidentali e ci pone davanti ad uno scenario incerto dove i capricci e le priorità dei mercati finanziari prevalgono sul bisogno di rilanciare l’economia reale, e con essa, la promessa realizzabile di un benessere più diffuso e inclusivo, al punto tale da colpire nella sostanza la tenuta democratica del nostro paese.

Intervista al Direttore Dell'Irpet, Stefano Casini Benvenuti

In occasione della presentazione del rapporto Irpet, “la Toscana oltre la crisi”, ci soffermammo sulle parole del Presidente Rossi che richiamava la necessità di “sostenere le eccellenze“(#1) per trascinare il resto” (cfr. Uscire dalla crisi restringendo il campo degli aiuti?).

Il rapporto stesso sottolineava che intorno alle imprese eccellenti “potrà costituirsi una nuova fase espansiva cercando, da un lato, di far fronte alle loro esigenze e, dall'altro, forzando la loro capacità di trasmettere effetti su resto del sistema”.

Abbiamo chiesto al direttore dell'Irpet, Stefano Casini Benvenuti, di ampliare i tratti di quella che inizia a profilarsi come una nuova strategia di politica economica toscana.

Lunedì mattina l'Irpet ha presentato i numeri e le caratteristiche dell'economia e del mercato del lavoro toscani che, come d'altra parte era prevedibile, confermano le preoccupazioni su uno stato di crisi economica e dell'occupazione ancora lontano dall'essere superato.

Pur nel contesto generalmente negativo, l'Irpet ha voltuo soffermarsi su alcuni segnali che potremmo dire incoraggianti, o comunque controtendenza, osservando che esiste in Toscana un piccolo motore, costituito da circa 3200 imprese che hanno mostrato performance molto positive, aumentando fatturato e occupazione oltre il 20% della media regionale.

Questo dato è stato richiamato anche dal presidente Rossi, che, ha annunciato la fine degli “incentivi a pioggia” e un esplicito impegno della Regione Toscana a “sostenere le eccellenze per trascinare il resto” (Repubblica Firenze, 4 febbraio 2014).

Laureata in scienze politiche, con dottorato di ricerca in storia economica, da circa 20 anni ho fatto tanti di quei lavori che non riesco a fare l'elenco (in bianco e in nero, professionalizzati e non, più o meno lunghi, più o meno piacevoli), al momento vanto tre profili contrattuali diversi: un tempo determinato part-time, una collaborazione a progetto e da febbraio sono entrata nel grande mondo delle partite IVA.

Giovedì, 02 Maggio 2013 00:00

Dimmi che lavoro fai e ti dirò chi sei?

In una giornata di fuoco (e di ceneri) per la nostra Repubblica, mentre tutti ancora speravamo che il Parlamento riuscisse ad individuare una soluzione che facesse almeno intravvedere un futuro di cambiamento, si teneva a Firenze, nelle sale della Provincia un incontro, purtroppo poco partecipato, dal titolo “Racconta il tuo lavoro”.

Martedì, 12 Febbraio 2013 00:00

Edilizia sostenibile, tra Europa e Toscana

Nella primavera del 2010 l’Unione Europea adottò il documento noto come Europa 2020, con il quale individuava la priorità di stimolare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, quale nucleo dell’ “economia di mercato sociale europea” del XXI secolo. Si tratta di un orizzonte interessante e stimolante che, mentre introduce una lieve crepa (il sociale) nel blocco del pensiero unico neoliberista degli ultimi 30 anni, pone interrogativi stringenti in merito a tutto il sistema produttivo, con riferimento alla sua capacità di innovazione, alla sua sostenibilità materiale, date le risorse limitate, e al suo impatto sociale.

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