Giovedì, 20 Luglio 2017 00:00

Live Beyond the Spheres

L’ultima fatica dei Blind Guardian regala ventidue tracce registrate dal vivo durante il tour europeo di Beyond The Red Mirror del 2015. Tre dischi, o quattro vinili, o comunque due ore e trentanove minuti su Spotify, per la gioia di chi ha avuto la fortuna di vivere almeno una volta i concerti dei Bardi.

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Questa è la volta che volerai via con me: il ritorno di Vasco a Firenze

Era il 1992 e il titolo era un passaggio della canzone "Lo show", singolo di apertura dell'album "Gli spari sopra". Sì perché quando si tratta di Vasco Rossi non si può dire che è solo un concerto. È una pioggia di emozioni.
Dopo una lunga attesa, Vasco Rossi è tornato ad esibirsi allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Il "Live Kom 015",dopo il debutto di Bari,è arrivato nel capoluogo toscano per due imperdibili date. Io vi racconterò la prima, quella di venerdì 12 giugno.

Sono le 21.15 circa. La gente non ne può più. L'attesa si fa snervante. Tutti invocano l'entrata in scena di Vasco. Pochi minuti dopo si sentono le nota di "Zoya" di Dmitrij Šostakovič. Ed ecco entrare la band: il tastierista Alberto Rocchetti, la carismatica corista Claudia Moroni, il bassista Claudio Golinelli ("Il gallo"), il corista Frank Nemola, il sassofonista Andrea Innesto (detto Cucchia), il chitarrista americano Stef Burns e le due new entry Vince Pastano alla chitarra (che sostituisce Maurizio Solieri) e l'ex Evanescence Will Hunt alla batteria. Dopo poco entra Vasco. Boato.

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Lunedì, 07 Luglio 2014 00:00

I Metallica by request a Roma

Alle 15 iniziano ad entrare i primi di quei 30/40 mila che alzeranno la polvere dell’ippodromo delle Capannelle. Gli stand sono abbastanza numerosi e permettono di non precipitarsi sotto al sole, ma che senso avrebbe accamparsi davanti ai cancelli o comunque arrivare ore prima se non per conquistarsi uno spazio per scorgere qualcosa che non siano soli gli schermi e il video in diretta?

Due ore dopo, intorno alle 17, appare un uomo con testa di gufo. La voce dei Kvelertak prova da accendere gli animi, senza però entusiasmare eccessivamente. Tra il cantato in norvegese e una qualità audio non eccellente, si può solo apprezzare una mezz’ora di metal onesto ma sacrificato come carne da cannone.

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