L’ultima fatica dei Blind Guardian regala ventidue tracce registrate dal vivo durante il tour europeo di Beyond The Red Mirror del 2015. Tre dischi, o quattro vinili, o comunque due ore e trentanove minuti su Spotify, per la gioia di chi ha avuto la fortuna di vivere almeno una volta i concerti dei Bardi.
Ventunesimo disco in studio,Battering a 36 anni dall’esordio discografico omonimo e 39 dalla nascita ufficiale del gruppo.
I Saxon hanno da tempo deciso di spingere al massimo il loro fiammante camion rosso, cercando consenso tra le nuove generazioni con un suono pulito, potente e apertura ai temi videoludici. La NWOBHM, cioè la scuola musicale heavy metal di cui sono sopravvissuti pochi nomi (su tutti gli Iron Maiden), è nata negli anni in cui in Gran Bretagna bruciavano le ceneri del punk: chi è nato artisticamente in quel periodo non può mancare di determinazione.
Alle 15 iniziano ad entrare i primi di quei 30/40 mila che alzeranno la polvere dell’ippodromo delle Capannelle. Gli stand sono abbastanza numerosi e permettono di non precipitarsi sotto al sole, ma che senso avrebbe accamparsi davanti ai cancelli o comunque arrivare ore prima se non per conquistarsi uno spazio per scorgere qualcosa che non siano soli gli schermi e il video in diretta?
Due ore dopo, intorno alle 17, appare un uomo con testa di gufo. La voce dei Kvelertak prova da accendere gli animi, senza però entusiasmare eccessivamente. Tra il cantato in norvegese e una qualità audio non eccellente, si può solo apprezzare una mezz’ora di metal onesto ma sacrificato come carne da cannone.
Finite tutte le altre birre, rimane la bottiglia di plastica della Ceres da alzare verso il soffitto del Viper di Firenze, tra le note iniziali di Crusader, dopo una devastante esecuzione di Wheels of steel.
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