In vista della Conferenza Mondiale di Katowice (COP24) è uscito il rapporto annuale sul riscaldamento globale. E non ci sono buone notizie.
L'ultimo report dell’Ipcc ha fatto sobbalzare il mondo intero. Gli obiettivi minimi di contenimento del riscaldamento globale a un livello di riscaldamento medio del pianeta di massimo 2°C, con l’ambizione di abbassare l’obiettivo a 1,5°C, starebbero clamorosamente fallendo, anche per via della deliberata violazione da parte di Paesi come gli Stati Uniti che considerano il riscaldamento globale una "bufala". Gli impatti ambientali e sociali del riscaldamento globale si moltiplicheranno e i media occidentali sembrano ignorare deliberatamente il problema.
Pillole dal Giappone #254 – Terremoto ad Hokkaido
Breve viaggio tra vegetarianesimo e veganesimo, con uno sguardo scientifico
Sapete che le mucche, ruttando metano, sono la prima causa dell’emissione di CO2?
Settimana iniziata con il G7 dei ministri degli Esteri in Canada. Presente per il Giappone Taro Kono il quale ha tenuto colloqui con l'omologo francese Jean Yves Le Drian e con l'inglese Boris Johnson. Tra i temi centrali del summit, partito il giorno dopo l'annuncio di Pyongyang circa lo stop ai test nucleari e missilistici, ovviamente la vicenda nordcoreana che era già stata al centro del vertice ministeriale dei titolari delle Finanze della scorsa settimana (in quella occasione vi fu una nota congiunta per reclamare l'isolamento finanziario della RPDC).
Il cambiamento climatico non è solo uno dei tanti argomenti politici, scientifici e socio-economici di cui dovremmo preoccuparci nei prossimi anni. No: il cambiamento climatico è il solo argomento a cui pensare! Dovrebbe tenerci svegli ogni notte e impegnare ogni nostra energia durante il giorno; invece la pochezza con cui tutti stiamo affrontando il problema e la non decisione con cui ci approcciamo alla questione sono sconcertanti, per non dire imbarazzanti.
Tra Scienza e Democrazia. Un percorso necessario.
Viviamo un momento in cui la scienza viene percepita come un pericolo e tende a restare nascosta, ma davvero pensiamo di poter vivere senza di essa?
Sicuramente no, anche se c’è molto lavoro da fare per riallacciare i fili spezzati.
È iniziata la settimana dei Nobel e, devo confessare, aspetto ogni giorno con trepidante attesa per sapere chi si porterà a casa questo ambito premio nelle varie discipline. Ma, senza nulla togliere ai premi per la Pace, per la Letteratura e allo “pseudo-Nobel” per l’Economia1, è nei primi tre giorni di annunci che mi vengono più palpitazioni, quando cioè si conoscono i vincitori, nell’ordine, per la Medicina, per la Fisica e last but not least per la mia amata Chimica.
Riflettendo sulla proposta del ddl Fiano
La tematica del cambiamento climatico inevitabilmente coinvolge le popolazioni dell'intero pianeta ed è l'umanità stessa a caricarsi il peso del problema, pagando direttamente per le proprie scelte.
L'economia capitalista che agisce sempre più a livello globale si muove con i combustibili fossili i quali sono i principali responsabili del riscaldamento globale. La crescita infinita a cui il capitalismo è costretto per mantenersi in vita oltre a pervertire ogni senso del valore conduce a conseguenze irreparabili per l'atmosfera in cui l'essere umano abita e coesiste con altre specie. Lo sconquasso dell'ecosistema dovuto a un riscaldamento climatico che avviene in tempi sempre più accelerati porta già a delle conseguenze preoccupanti, su tutte la gravissima crisi idrica che riguarda sempre più zone del pianeta e non dovrebbe preoccupare solo quando si giunge a condizioni emergenziali. I dati ci ricordano come gran parte del pianeta sia sottoposta a forti problematiche idriche (immagine). Queste vengono innescate da un crescente consumo idrico necessario alle economie di larga scala con le quali il capitalismo continua a generare profitti.
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