Grazie Julio, proprietario del bar Anos 60, conosciuto come Anos 60, aperto all'inizio degli anni '90. Tutte le sere aperto, tranne il lunedì, dalle 22 alle 4 e proprio alle 4 di mattina chiude, ma se stai dentro, magari capace che fai l'alba.
Ogni sera un concerto, dal vivo, acustica: musica italiana, portoghese, mozambicana, angolana, brasiliana.
E Julio ha chiuso questo spazio quasi due anni fa, se ne è tornato a Santiago de Compostela, lui anarchico e imprenditore, ad Anos 60 ogni tanto si metteva a cantare i canti galiziani socialisti e anarchici di fine '800, inizio '900.
Anos 60 a Mouraria, secondo quartiere più antico e storico di Lisbona dopo Alfama, Mouraria che è vicina e confina con Alfama e Lisbona tutta, quella artistica, bohémien, nottambula, è orfana di questo locale, insostituibile, unico, raro, prezioso.
Entravi ed era sempre pieno, a volte meno, ma due foto di Che Guevara, su due pareti diverse, un bancone e il musicista che suonava mentre tanti ballavano.
Anos 60 illegale, tutti a fumare dentro, soffitti bassi, niente uscite di sicurezza.
Anos 60 che non c'è più perché il palazzo dove stava, piano terra con ampia piazza di fronte dove si riversavano i clienti per prendere aria, è stato venduto.
Perché Mouraria resiste, più di Alfama, ancora un po' popolare, ma la storia è sempre la stessa.
Gentrificazione, palazzi venduti a chi li farà diventare palazzi per zombie, ricchi, belli e tutti uguali.
Quanto manca quel favoloso Anos 60.
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