Sabato, 03 Marzo 2018 00:00

Tejo Bar, un posto (ancora?) unico

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Tejo Bar, un posto (ancora?) unico

«Non si applaude, si strusciano le mani, guarda gli altri!». 

Il Tejo Bar, di solito, si trova per sbaglio, o almeno una volta era così, forse oggi ne parlano guide turistiche offline e online e blog e blogger. E allora scoprirlo dovrebbe essere molto più facile. In realtà del Tejo Bar se ne parla già da diversi anni, una regista, ora famosa, realizzò un documentario su questo locale, davvero unico e raro. Forse se cercate su You Tube, potreste trovarlo ancora.

Al Tejo si va per ascoltare la musica. Dal Fado alla Bossa nova, dai suoni balcanici ai cantautori portoghesi, angolani, mozambicani, capoverdiani e anche italiani...dipende da quali musicisti si trovano a passare da lì. E alcune volte si trovano anche cantanti famosi, ma non importa, in questo buco di locale, piccolissimo, ogni jam session è del cuore, è emozionante, è incredibile. Sono cambiate un po' di cose, prima era un luogo per chi amava fare l'alba perché al Tejo  si andava a tarda notte, dopo l'una, prima non trovavi nessuno, giusto i due proprietari. Ed era inevitabile che si tirava fino a mattina. Non mi scorderò mai una jam session con musicisti famosi e sconosciuti, quella volta sono uscito al Tejo Bar alle nove di mattina. 

Meno male che era domenica.   

Oggi non è più così, si chiude alle due di notte (e se sei dentro il locale magari si tira avanti ancora un'oretta scarsa) e il venerdì, il sabato e i prefestivi, fino alle 3.

Ma perché bisogna per forza fare le 6 di mattina? No, ma tanti musicisti prima dell'una, una e mezza, non riescono ad arrivare e quindi, ne ha perso un po' la qualità delle jam session, ma vale comunque sempre la pena scoprire questo posto. 

Perchè il cambio dell'orario? Più restrittivo? I zombie moderni e contemporanei, devono dormire.. non sia mai che si faccia casino è! 

Altro cambiamento, i prezzi: non che sia costoso, rispetto a un locale italiano è ancora economico, però.. i zombie moderni e contemporanei, i turisti, quelli che magari non dormono e vivono il notturno Alfama, vanno sfruttati, no? 

E vabbè, io mi prendo da bere alla Tipica e poi vado al Tejo Bar, dove magari mi prendo un liquore capoverdiano, rapporto qualità/prezzo, eccezionale.

«Ma perché non si applaude e si strusciano le mani, alla fine di un pezzo musicale dal vivo?». Per scoprirlo basta trovare il Tejo Bar e passare una serata lì.


Notturno Alfama torna sabato 3 marzo sempre su Il Becco 

Notturno Alfama è una rubrica di racconti brevi e brevissimi, di storie reali, surreali, vere o false. Le trovi anche su www.notturnoalfama.worpress.com.

L'immagine di copertina è liberamente ripresa da www.facebook.com/TejoBar

 

Ultima modifica il Domenica, 25 Marzo 2018 21:18
Daniele Coltrinari

Daniele Coltrinari è autore di Sosteniamo Pereira, blog collettivo su Lisbona e sul Portogallo e di Lisbon Storie, il primo documentario sugli italiani a Lisbona. Ha pubblicato l’ebook 40 anni dopo la rivoluzione dei garofani (Raggiaschi editore, 2014) e il libro C’era una Volta in Portogallo(Tuga edizioni, 2016).

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