Venerdì, 22 Aprile 2016 00:00

Al Gabinetto Viesseux, Nel nome di Gaia

L’associazione Soropstimist International, “organizzazione per donne di oggi impegnate in attività professionali e manageriali” allo scopo di attuare il “potenziale individuale e collettivo” delle donne aiutandole a realizzare le loro aspirazioni e avere pari opportunità, insieme con l’Associazione Filosofica Italiana, che intende “promuovere la ricerca e la diffusione della cultura filosofica, anche attraverso il confronto con altri saperi” hanno realizzato, venerdì 15 aprile, un’interessante giornata di studi presso la Sala Ferri del Gabinetto Viessiuex, resa possibile anche grazie al patrocinio del Comune di Firenze. Il titolo del convegno era “Nel nome di Gaia. Il pensiero femminile per

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Lunedì, 31 Dicembre 2012 00:00

La politica e le nuove sfide globali #3

Immagine tratta da wikipedia.it

Intervista a Elena Pulcini, Professoressa ordinaria di Filosofia sociale, presso l'Università di Firenze 

10) Ritiene che la cosiddetta green economy o l’ edilizia sostenibile possano servire a sovrastare il problema della cementificazione cieca e selvaggia, o che alla fine, per usare una metafora, esse possano soltanto alleviare i dolori del paziente terminale ma non gli salvano affatto la vita?

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Martedì, 25 Dicembre 2012 00:00

La politica e le nuove sfide globali #2

Intervista a Elena Pulcini, Professoressa ordinaria di Filosofia sociale, presso l'Università di Firenze

5) Il clima impazzito, mette a nudo le miserie del genere umano. Ad esempio, mette in evidenza il potenziale devastante della cementificazione selvaggia (basti pensare al fatto che negli ultimi 30 anni abbiamo cementificato 6 milioni circa di terreno – un quarto del territorio italiano – pur contando 10 milioni c.a. di case vuote), eppure si continua a costruire. Sembra ormai radicata l’idea che senza edilizia, senza quest’ottica di endemico liberismo economico in cui versiamo non ci sia possibilità di occupazione né crescita né sviluppo. Può darci una sua considerazione a riguardo?

Uno dei problemi che più influiscono sulla devastazione del territorio è proprio questo: un atteggiamento di totale disinteresse nei confronti dell’ambiente, fagocitato dai fattori della modernità e da una sempre più cieca economia di mercato. L’Italia è appunto uno degli esempi più lampanti di violazione estrema del territorio. Come lo è il problema della rapacità economica: questa porta ad assumere un atteggiamento sempre più “selvaggio” da parte dei paesi emergenti, quali ad esempio la Cina, la quale, pilotata com’è verso la crescita non ha alcun interesse ad affrontare certe problematiche. Mentre per alcuni paesi, non si tratta neanche solo di questa visione sfrenata di crescita produttivistica, in nome della quale viene sacrificato tutto il resto, ma purtroppo, anche di senso di impotenza: si pensi ad un paese come il Brasile, dove c’è una coscienza ecologica molto più diffusa rispetto a quella italiana, eppure, anche qui, persino un grande presidente come è stato Lula, che sarebbe stato anche disposto a prender provvedimenti su questo versante, si è trovato costretto a trascurare enormemente il problema ambientale, in quanto cozzava con il problema del lavoro, dell’occupazione e della crescita economica.

6) Pensa che potrebbe esserci un’alternativa di progresso, per così dire, sostenibile?

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Martedì, 18 Dicembre 2012 00:00

La politica e le nuove sfide globali #1


Immagine tratta da css-llc

Intervista a Elena Pulcini, Professoressa ordinaria di Filosofia sociale, presso l'Università di Firenze

1) Partendo dal concetto di cura, di cui Lei si è particolarmente occupata, pensa che ci dovrebbe essere una “domanda di cura ambientale”?

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