Nella globalizzazione la religione vince sulla politica?

Su Il Dio personale di Ulrich Beck 

Ormai ad agosto dell’anno scorso avevo proposto due letture diverse ma agilmente collegabili tra loro. L’invito di Pietro Ingrao a valorizzare la dimensione della contemplazione e un testo di Byung-Chul Han su come il nostro tempo distrugga ogni dimensione temporale, non attraverso l’accelerazione ma con uno svuotamento di senso.

Pubblicato in Umanistica e sociale
Martedì, 13 Febbraio 2018 00:00

Macerata: dopo l'attentato e la manifestazione

Macerata: dopo l'attentato e la manifestazione

I fatti di Macerata hanno profondamente scosso il dibattito pubblico e acceso i toni di una campagna elettorale già rovente. La polemica imperversa su praticamente ogni aspetto della vicenda.

La tentata strage da parte di Luca Traini è stata interpretata in modo molto diverso dalle varie forze politiche: per alcuni si è trattato di terrorismo di matrice razzista e neofascista, per altri del gesto isolato di un pazzo, senza alcun mandante morale alle spalle.

Pubblicato in A Dieci Mani
Martedì, 23 Maggio 2017 00:00

Di accoglienza e razzismo

Di accoglienza e razzismo

La dichiarazione della Presidente del Friuli-Venezia Giulia circa la diversa accettabilità sociale dei crimini, che sarebbe minore se l’atto è compiuto da un immigrato, e la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato un uomo sikh per il possesso di un’arma da taglio rituale, hanno riportato al centro del dibattito pubblico gli interrogativi circa le forme, i modi, i limiti del multiculturalismo.

Pubblicato in A Dieci Mani
Mercoledì, 07 Dicembre 2016 00:00

Essere alternativi è (Captain) Fantastic?

Quanto è difficile essere genitori. Quanto è difficile educare ed educarsi. L'attore Matt Ross è passato alla regia con un film intelligente, divertente e riflessivo, dal sapore vintage ma piuttosto ruffiano e in fondo ... normale.

Pubblicato in Film della settimana
Giovedì, 22 Gennaio 2015 00:00

Di integrazione, cultura e multietnicità.

Sicilia araba: quando l’integrazione era un fattore sociale.

Il gran parlare di questi tristi giorni, disegnati dal sangue sparso di vittime innocenti sull’altare dell’odio e dell’intolleranza rimanda l’attenzione di tutti e di tutte su questioni che non possono passare in secondo piano se pensiamo e vogliamo anzi pretendiamo una società migliore.

Pubblicato in Umanistica e sociale

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