Il cantautore campano, distante da tempo dal grande schermo e mai cimentatosi in una commedia, regge bene la doppia sfida interpretativa di rappresentare sé stesso ed un volgare boss della camorra che, per un errore dei due chirurghi plastici Alex (Lillo) e Dino (Greg), si ritrova con le sembianze dell'autore di Champagne invece che con le richieste fattezze di Leonardo Di Caprio.
Inebriato dal calore del pubblico Don Salvatore scopre che, in fondo, non è poi così brutto essere la copia esatta di un grande protagonista della musica italiana.
Scadente, e che sarebbe stato oppurtuno sostituire con un'altra trovata (o con un'altra coppia), la parte dei due poliziotti Leo (Francesco Mandelli) e Cosimo (Paolo Ruffini) messi alle calcagna del camorrista (nella prima parte del film interpretato da Gaetano Amato, tra i protagonisti della popolare serie poliziesca La squadra).
Pur con alcune scene eccessivamente lunghe e che peccano di semplicismo, Natale col boss offre una simpatica opportunità di evasione nel tran tran di queste feste natalizie.