Sabato, 13 Settembre 2014 00:00

Pillole dal Giappone #50 - Dopo le frane ad Hiroshima necessaria la messa in sicurezza del territorio

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Non va giù ai movimenti contro il nucleare la paventata riattivazione dell'impianto di Satsumasendai nella Prefettura di Kagoshima. Lo scorso 30 agosto circa 7000 manifestanti si sono dati appuntamento a Tokyo sotto la sede del parlamento. “Le lotte popolari in tutto il Paese stanno bloccando la riattivazione della centrale” ha dichiarato l'artista Redwolf Misao, leader della Coalizione Metropolitana Contro il Nucleare di Tokyo.

Presenti alla manifestazione anche il Presidente del Partito Comunista Shii, il deputato Akira Kasai e la senatrice Yoshiko Kira. Il giorno seguente si è tenuta una manifestazione anche nella città di Satsumasendai che ha visto la partecipazione di circa 1.800 persone.
Sempre in tema nucleare il primo settembre si sono incontrati nella capitale nipponica il Premier Abe ed il suo omologo indiano Modi. Nell'ambito di una partnership globale (che interessa anche i settori della difesa e degli esteri) i due capi di governo hanno voluto accelerare i negoziati per un accordo bilaterale sull'uso civile del nucleare.

Per riguarda la sicurezza del territorio dopo la frana che ha provocato 70 morti ad Hiroshima i rappresentanti del Partito Comunista della Prefettura hanno chiesto che il governo metta in atto le necessarie contromisure per prevenire questi eventi.
Proprio il giorno prima che avvenisse la catastrofe il consigliere Tsuneo Tsuji aveva rimarcato la necessità di aumentare il budget destinato alla messa in sicurezza del territorio: le risorse impiegate dalle autorità locali per prevenire le catastrofi sono state infatti quasi dimezzate nell'anno fiscale 2013 rispetto al 2009. “Anche se occuparsi dei siti a rischio frana era una pressante esigenza, le autorità non lo hanno fatto. La Prefettura dovrebbe promuovere contromisure contro le catastrofi naturali invece di spendere soldi per grandi progetti di opere pubbliche non essenziali” ha dichiarato ad Akahata l'esponente comunista.
Richieste di intervento per la ricostruzione dell'area colpita sono arrivate dai parlamentari comunisti Miyamoto e Nihi, sono infatti oltre 1400 le persone costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito degli eventi franosi.
Polemiche hanno suscitato le vacanze di Abe (interrotte e poi riprese) presso la propria casa vacanze a Narusawa (Prefettura di Yamanashi) contemporanee al disastro occorso ad Hiroshima: secondo il Segretario del Partito Democratico Akihiro il premier avrebbe continuato la propria partita di golf nonostante fosse stato informato dei fatti.

(con informazioni di Japan Press Weekly 27 ago. - 2 sett. 2014)

foto TORU HANAI-REUTERS

Ultima modifica il Giovedì, 11 Settembre 2014 23:39
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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