Incessanti proseguono i voli dei mezzi militari statunitensi osprey su aree abitate. Lo scorso 21 ottobre i consiglieri comunali comunisti di Yokosuka (Prefettura di Kanagawa) hanno chiesto lo stop di questi voli provenienti dalla base navale ospitata dalla città. Favorevole ai voli, invece, il sindaco Yuto Yoshida che in un lungo comunicato stampa dichiara che il Ministero della Difesa ha fornito ampie rassicurazioni in merito alla sicurezza dei voli e che tali mezzi possono avere un'utilità in caso di catastrofi naturali.
Alcune proteste contro il volo delgi osprey si sono svolte a Yokosuka e Kisarazu (Prefettura di Chiba) il 25 ottobre: in particolare tra i cittadini della popolosa città della Prefettura di Kanagawa ha suscitato indignazione il fatto che i mezzi abbiano sorvolato una scuola elementare che ospitava in quel momento una manifestazione sportiva.
Numerose le novità in tema di eguaglianza di genere e lavoro: il senatore Koike ha denunciato – in sede di commissione Lavoro – pratiche discriminatore nei confronti delle madri lavoratrici nella Renasas Electronic Corporation. Le pari opportunità sono state anche oggetto di un piano (che prevede maggiori investimenti nel welfare) presentato alla stampa dal Partito Comunista il 21 ottobre.
La presenza di maggiori risorse nel settore in particolare dei servizi all'infanzia e una vita lavorativa più stabile per le donne sono la chiave per una società più eguale secondo la professoressa Mieko Takenobo dell'Università Wako di Machida (Tokyo) intervistata dal periodico comunista Akahata.
Sul fronte dei diritti delle lavoratrici, se dal governo Abe non giunge alcuna misura a loro tutela, buone notizie arrivano invece dalla magistratura: il 23 ottobre la Corte Suprema ha riconosciuto come discriminatorio il demansionamento di una fisioterapista di Hiroshima in gravidanza.
Una vittoria salutata con entusiasmo dal network di lavoratrici discriminate durante la gravidanza o i primi anni di vita del figlio, guidato da Sayaka Osakabe.
Un allarme arriva invece dalla Società di Ostetricia e Ginecologia del Giappone e dall'Associazione degli Ostetrici e Ginecologi. Le due associazioni hanno recentemente reso noto la propria preoccupazione in merito alla carenza di ostetrici in nove prefetture.
La media nazionale è di 7,6 ostetrici per 100.000 abitanti. Il dato più alto è quello delle prefetture di Tokyo e Okinawa (11,1), il più basso quello di Ibaraki con appena 4,8 ostetrici ogni 100.000 abitanti.
Per invertire la rotta è necessario migliorare la condizione lavorativa in particolare delle ostetriche (le quali spesso passano ad altri servizi meno pesanti dopo aver dato alla luce figli propri) secondo il professor Akihito Nakai, curatore della ricerca.
(con informazioni di Japan Press Weekly 22 – 28 ott. 2014)