Il premier Abe, presente alla seduta, ha affermato che sarebbe difficile che si possa realizzare un intervento nipponico se questo è in violazione della Carta della Nazioni Unite. Il capo dei comunisti ha sottolineato come il consenso da parte nipponica a precedenti operazioni a stelle e strisce – anche se avvenute senza consenso dell'ONU – e gli stretti legami con gli Stati Uniti del Sol Levante implicano un rischio concreto di coinvolgimento in future azioni militari a guida nordamericana.
Più sfumata, ma comunque contraria la posizione dei democratici, che, durante la medesima seduta, sono intervenuti per mezzo di un loro esponente di punta: l'ex ministro Goshi Hosono. Hosono ha chiesto che primariamente vada fatta una distinzione tra gli eventi che potrebbero verificarsi nei pressi del Giappone, da quelli che possono avvenire in regioni lontane del mondo, dunque orientando la legislazione in tema in maniera marcatamente difensiva. Altro tema posto dal rappresentante democratico è stato quello concernente la tutela giuridica per i membri delle Forze di Autodifesa impegnate all'estero (ad esempio in caso di uccisione di civili). A questo tema, tutt'altro che accademico, il premier ha semplicemente risposto che le Forze di Autodifesa “stabiliranno quali are sono considerate sicure” e che “si ritireranno da un area qualora diventi zona di combattimento”.
“La priorità era la revisione della legislazione relativa al nostro territorio ed alle nostre acque territoriali” ha affermato il Segretario democratico Edano, fortemente critico per la genericità, prevista nelle nuove linee guida, sul concetto di minacce che metterebbero a rischio nazioni prossime (politicamente o geograficamente?) al Giappone, e per il grande tasso di discrezionalità che tali norme consentiranno al governo.
Sempre in ambito militare, il governatore della Prefettura di Okinawa Takeshi Onaga ha effettuato una visita alle Hawaii incontrando alcuni parlamentari statunitensi per reiterare l'opposizione della propria amministrazione alla ricollocazione della base di Ginowan ad Henoko. La delegazione, che ha visto la partecipazione del sindaco di Nago Inamine e del consigliere comunista Toguchi, ha incontrato la senatrice Mazie Hirono, la deputata Tulsi Gabbard ed il senatore Brian Schatz.
Sul fronte welfare, lo scorso 27 maggio, è stato approvato il disegno di legge che aumenta i premi assicurativi per le assicurazioni sanitarie pubbliche: hanno votato contro comunisti, socialdemocratici e democratici.
Migliaia di pensionati, intanto, hanno fatto ricorso, lo scorso 29 maggio, presso le Corti distrettuali di Tokyo, Tottoti, Tokushima, Yamaguchi, Hokkaido e Shimane affinché i tagli del governo alle pensioni siano giudicati incostituzionali. L'iniziativa, promossa dal Sindacato dei Pensionati, ha prodotto, fino ad ora, 120.000 ricorsi.
(con informazioni di Japan Press Weekly e dpj.or.jp)