Da sempre preoccupato per i rischi connessi al TTP è il movimento contadino Nouminren. Lo scorso 22 ottobre l'associazione ha manifestato di fronte l'ufficio del premier chiedendo al governo di rigettare l'accordo. “Anche se il Primo Ministro Abe ha proclamato a gran voce che il Giappone è riuscito ad escludere i prodotti 'sacri' dal negoziato, ciò è una bugia” ha dichiarato il Presidente di Nouminren Jun'ichi Shiraishi.
Secondo le informazioni rese note dal governo, in campo agricolo circa l'ottanta per cento dei prodotti agricoli importati saranno privi di imposizioni doganali. “Il governo ha insistito sul fatto che saranno mantenute le tariffe doganali sui beni afferenti a cinque categorie chiave (riso, frumento, manzo e maiale, prodotti lattiero-caseari e dolcificanti), ma le imposte sulle importazioni per quanto concerne il 30% di questi prodotti saranno abolite. Nell'ambito delle carni di manzo e di maiale, in particolare, le imposte sul 70% dei prodotti saranno eliminate” ha sottolineato Shiraishi, il quale ha chiesto che venga rispettata la risoluzione della Dieta che espressamente chiedeva l'esclusione delle cinque categorie su menzionate dalle trattative del TTP.
In ambito di politique politicienne è intanto nata ufficialmente la nuova creatura del sindaco di Osaka Hashimoto. L'Associazione per la Restaurazione di Osaka (Osaka Ishin no Kai in giapponese), base del potere di Toru Hashimoto, si è ricostituita ufficialmente come partito politico, separandosi dal Partito dell'Innovazione del Giappone e portando con sé 12 dei 41 deputati eletti dal PIG alle ultime elezioni politiche. Alla formazione ha aderito anche l'ex ministro liberal-democratico delle Poste ed ex candidato indipendente alla carica di governatore della Prefettura di Okinawa Mikio Shimoji. Cinque sono stati invece i senatori che hanno seguito Hashimoto.
Tra i maggiori obiettivi del partito (all'opposizione ma programmaticamente di centro-destra) vi è la richiesta di un ruolo più importante da assegnare ad Osaka (acquisendo funzioni oggi a Tokyo) e la trasformazione della città in una Prefettura metropolitana come avviene per la capitale.
(con informazioni di Japan Press Weekly 21 – 27 ott. 2015 e ajw.asahi.com)