Domenica, 29 Novembre 2015 00:00

Pillole dal giappone 112 – Sempre maggiore il divario sociale

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Incontro, lo scorso 20 novembre a Washington, tra gli anti-base di Okinawa ed i vertici del maggiore sindacato statunitense: l'AFL-CIO. La responsabile per gli affari esteri dell'organizzazione sindacale, Cathy Feingold, ha espresso il proprio supporto alla delegazione nipponica.
Il governo nazionale ha, intanto, presentato, lo scorso 17 novembre, un nuovo ricorso contro il governatore della Prefettura Takeshi Onaga: questa volta presso l'Alta Corte di Fukuoka. L'ex sindaco di Naha, dal canto suo, ha ribadito che è unicamente competenza dei propri uffici il rilascio, o meno, delle autorizzazioni necessarie ai lavori preparatori per la realizzazione della nuova base ad Henoko (Nago).

Sul fronte lavoro, dati ufficiali, provenienti dall'Agenzia delle Entrate, recentemente resi noti, mostrano come un quarto della forza-lavoro - impiegata nel settore privato - del Sol Levante sia composta da lavoratori poveri.
Secondo l'ente fiscale, nel 2014, il numero di “working poor” ha raggiunto la cifra record di 11.390.000 unità (pari al 24% del totale della forza-lavoro). E' il nono anno consecutivo che questa fascia di reddito supera, tra i lavoratori, il numero di dieci milioni. Tra le principali ragioni di questi desolanti dati vi è la crescita, 40% sul totale degli occupati, dei “non-regular workers”, cioè dei precari e dei lavoratori part-time.
Quasi triplicato, sempre secondo i dati fiscali, il numero di persone il cui reddito annuale supera i 500 milioni di yen (oltre tre milioni e ottocentomila euro). I super-ricchi sono passati dai 578 del 2010 ai 1.415 del 2013.

(con informazioni di Japan Press Weekly 18 – 24 nov. 2015 e ryukyushimpo.jp)

Ultima modifica il Sabato, 28 Novembre 2015 18:02
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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