“Lasciamo fuori le differenze sulle politiche, noi vogliamo unirci con gli altri partiti dell'opposizione per ristabilire il costituzionalismo in Giappone. Appena completato questo compito, il governo di coalizione nazionale dovrebbe poi essere giudicato dal popolo in una elezione politica. Credo sia la proposta più pratica e ragionevole” ha affermato Shii, commentando la prudenza mostrata da Okada.
Il 6 dicembre, frattanto, parlamentari dell'opposizione (Shii per il PCG, Tetsuro Fukuyama per il Partito Democratico, Denny Tamaki per il Partito della Vita del Popolo) hanno partecipato alla manifestazione, promossa dal gruppo Studenti per un'Azione di Emergenza per la Democrazia Liberale e tenutasi presso l'arena Hibiya di Tokyo, contro la legislazione bellicista e per il ristabilimento del costituzionalismo in Giappone.
Il Partito Democratico, nel contempo, sta sempre più stringendo la propria collaborazione con quanto resta (dopo l'abbandono del sindaco di Osaka Toru Hashimoto) del Partito dell'Innovazione. Okada ed il nuovo leader del PdI Yorihisa Matsuno, lo scorso venerdì, hanno, infatti, deciso di fondere i rispettivi gruppi parlamentari.
Il nuovo gruppo unitario, che dovrebbe nascere il prossimo mese, conterebbe su 92 deputati e 64 senatori.
Sul fronte delle servitù militari, presso la sezione di Naha dell'Alta Corte di Fukuoka, è iniziato il processo che dovrà decidere sulla intricata vicenda legale connessa al rilascio, ed al ritiro, delle autorizzazioni per i lavori preparatori della nuova base di Henoko, spettanti all'amministrazione locale. “Possono esistere, per davvero, autonomia locale e democrazia in Giappone?” si è, provocatoriamente, chiesto in un proprio comunicato il governatore della Prefettura Takeshi Onaga.
In ambito energetico, lo scorso sabato, il premier Abe ed il suo omologo indiano Modi, nel siglare un accordo inerente tecnologia ferroviaria destinata al Subcontinente (si tratta di una linea per treni superveloci dal costo complessivo di oltre 14 miliardi di dollari), hanno ribadito la volontà dei due Paesi di proseguire la collaborazione tecnologica per la generazione elettrica da nucleare.
(con informazioni di Japan Press Weekly 2 – 8 dic. 2015; ryukyushimpo.jp e japantimes.co.jp)