Domenica, 13 Marzo 2016 00:00

Pillole dal Giappone #125 - Cinque anni fa la grande catastrofe naturale dell'est del Giappone

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Milioni di giapponesi, hanno osservato, lo scorso 11 marzo, un minuto di silenzio (alle 14,46), in occasione del quinto anniversario del terribile terremoto che colpì l'Est del Paese, uccidendo oltre 19.000 persone (oltre a 2.500 persone che sono, a tutt'oggi, conteggiate fra i dispersi). Circa 174.000 persone (43.000 di essi dalla Prefettura di Fukushima) sono ancora tra gli sfollati.
Una cerimonia in ricordo delle vittime, alla presenza dell'Imperatore Akihito, si è tenuta presso il Teatro Nazionale di Tokyo. “E' importante che il cuore di ognuno continui ad essere con gli afflitti, in modo che ogni persona in difficoltà, senza alcuna eccezione, possa tornare alla propria vita il prima possibile” ha dichiarato il massimo rappresentante del Sol Levante.

Secondo dati del governo, sono state ricostruite, da quanti le hanno perse, 130.000 case ed oltre 9.000 nuove abitazioni sono state realizzate, più nell'entroterra, al fine di ricollocare alcune comunità locali in zone più sicure. Circa 17.000 sono state invece, le abitazioni pubbliche, fino ad ora realizzate.
Piuttosto ottimistiche, le considerazioni effettuate da Abe nella conferenza stampa, tenutasi sempre venerdì, circa la ripresa economica della regione del Tohoku: “adesso, oltre il 70% delle aree agricole colpite dal disastro sono pronte ad essere riutilizzate, e quasi il 90% delle strutture per la lavorazione dei prodotti ittici sono tornate operative”.
Nonostante l'ottimismo dell'Esecutivo, solamente il 48% degli impianti per la lavorazione dei prodotti ittici, nelle Prefetture di Aomori, Iwate, Miyagi, Fukushima ed Ibaraki, ha raggiunto, o superato l'ottanta per cento dei livelli produttivi pre-catastrofe.
Senza soluzione rimane, inoltre, l'enorme pericolo costituito dalla centrale di Fukushima. Secondo la stessa TEPCO, occorreranno decenni prima di terminare il lavoro di decontaminazione dell'impianto. Rimane grave, inoltre, il problema delle acque contaminate stoccate all'interno di 1.000 serbatoi (per una capienza totale di 800.000 tonnellate). Circa 600.000 tonnellate di acque radioattive sono state, fino ad ora, decontaminate dall'azienda elettrica, mediante sistema ALPS.

In ambito di servitù militari, il governo Abe ha accettato, lo scorso 4 marzo, di sospendere l'avanzamento dei lavori di costruzione della nuova base di Henoko, nella Prefettura di Okinawa, in attesa della conclusione di un tentativo di accordo, in sede giudiziaria. promosso dalla Corte di Fukuoka. Abe ha comunque ribadito che “la ricollocazione ad Henoko (della base di Futenma ndr) è l'unica opzione”.
“La citazione in giudizio chiesta dal governo Abe a carico del governatore Onaga, per la cancellazione delle autorizzazioni ha provocato forti proteste non solamente tra gli abitanti di Okinawa, ma anche dei cittadini di altre Prefetture e di un certo numero di esperti legali. La forte opposizione pubblica alla prepotenza dell'Esecutivo nell'affrontare il tema della base di Henoko ha costretto il governo Abe a sospendere i lavori di costruzione. Rispondendo alle richieste dei cittadini di Okinawa, il governo dovrebbe non proseguire nella costruzione della nuova base e chiudere quella di Futenma” ha dichiarato il deputato comunista, nativo di Naha, capoluogo della Prefettura, Seiken Akamine.

In tema di riforme costituzionali, il premier, ha ribadito, il 2 marzo, durante una seduta della Commissione Bilancio della Camera alta, la volontà della propria maggioranza di effettuare revisioni costituzionali, volte ad eliminare il carattere pacifista della Carta, entro la fine del suo mandato e di fare dell'argomento uno dei principali temi della campagna elettorale per il rinnovo della Camera dei Consiglieri di quest'anno.
Rinnovo della Camera alta che vede le forze dell'opposizione sempre più unite, nel tentativo di sottrarre ai conservatori (che hanno i due terzi dei seggi nella Camera bassa) la maggioranza nel secondo del ramo del parlamento, mediante l'appoggio di candidati comuni a tutti gli anti-Abe. Candidati comuni tra comunisti, democratici ed altri partiti dell'opposizione (in primo luogo il Partito dell'Innovazione, prossimo alla confluenza nel PDG) saranno presentati a Nagano e Miyagi.

Opposizione unita, oltre che sul fronte elettorale e di contrasto alle leggi belliciste (una proposta di legge in tal senso è stata depositata congiuntamente lo scorso 19 febbraio), anche in difesa dei lavoratori addetti ai servizi alla persona. Il 2 marzo è stato, infatti, depositato, un disegno di legge che propone la creazione di due fondi di sostegno, destinati alle imprese del settore intenzionate ad aumentare i salari dei propri dipendenti, uno destinato agli operatori sanitari (che prevede un aumento di 10.000 yen al mese per lavoratore), l'altro rivolto a tutti i lavoratori del settore (per un aumento di 6.000 yen mensili). Il salario medio di un lavoratore del comparto è di 225.000 yen al mese, molto inferiore al salario medio nipponico (pari a 333.000 yen).
Il settore dei servizi alla persona, insieme all'edilizia, è uno dei comparti maggiormente colpiti dalla carenza di manodopera, carenza che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe essere colmata da un massiccio ricorso all'immigrazione.

Il numero di stranieri, permanente residenti nel Paese, ha raggiunto, intanto, secondo dati resi noti venerdì dal Ministero della Giustizia, il record storico di 2.230.000: una crescita dal 5,2% rispetto al 2014. La comunità più presente è quella cinese (oltre 665.000 persone, pari al 30% degli stranieri residenti), seguiti dai sudcoreani (457.000) e dai filippini (229.000).

(con informazioni di Japan Press Weekly 2 – 8 mar. 2016; japantimes.co.jp)

Ultima modifica il Sabato, 12 Marzo 2016 17:44
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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