Domenica, 26 Febbraio 2017 00:00

Pillole dal Giappone #174 – Nei guai Akie Abe

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Il dialogo per un accordo commerciale bilaterale tra Stati Uniti e Giappone dovrebbe partire in aprile secondo quanto affermato dal vicepremier nonché ministro delle Finanze nipponico Taro Aso. “Vogliamo iniziare un dialogo sulla totalità dei temi, quindi anche su investimenti in infrastrutture, energia e commercio” ha detto Aso. L'accordo bilaterale si rende necessario, secondo l'esecutivo di Tokyo, dopo che - in uno dei suoi primi atti da massimo rappresentante degli Stati Uniti - Donald Trump ha firmato il decreto certificante la morte del trattato commerciale per l'area del Pacifico (TPP la sua sigla in inglese) sul quale il governo nipponico si era fortemente impegnato sul fronte politico e diplomatico.

A Tokyo, intanto, l'Assemblea Metropolitana ha ufficialmente deciso, dopo mesi di discussione, di istituire una commissione d'inchiesta sulla vicenda del sito di Toyosu, luogo nel quale era stato previsto dall'ex Governatore Ishihara il trasferimento del mercato di Tsukiji. La commissione incaricata di studiare la ricollocazione aveva già richiesto di sentire il prossimo mese Ishihara ed il vicegovernatore dell'epoca Takeo Hamauzu.
Sul sito di Toyosu, ex sede di una centrale della Tokyo gas, i livelli di inquinamento sono infatti ben oltre superiori alle norme.
Sempre a Tokyo, la Governatrice Yuriko Koike starebbe prendendo in considerazione di coprire i costi di alcune infrastrutture olimpiche per i giochi del 2020 che saranno realizzate al di fuori della Prefettura Metropolitana.

Il prossimo 18 marzo partirà, intanto, il tavolo di lavoro russo-nipponico per le attività economiche congiunte nelle Curili meridionali. L'accordo è stato raggiunto dopo un colloquio tra il ministro degli Esteri di Tokyo, Fumio Kishida, ed il suo omologo Sergej Lavrov, tenutosi durante il G20 di Bonn. Contestualmente dovrebbero essere riesumati i colloqui 2+2 sulla sicurezza che erano stati interrotti dopo la crisi crimeana e l'adesione del Sol Levante alle sanzioni imposte da Washington. I due ministri hanno anche confermato che il prossimo 30 marzo si incontreranno i viceministri agli Esteri dei due Paesi: Shinsuke Sugiyama e Vladimir Titov.
Nel contempo, il ministro della Difesa di Mosca, Sergej Shoigu, intervenendo in parlamento lo scorso 22 febbraio ha annunciato che saranno stanziate nuove truppe nelle Curili Meridionali suscitando una nota di protesta da parte nipponica.
Ciò che è oramai chiaro è che sul fronte della sovranità il governo russo considera le isole reclamate - ma unicamente ai fini della propaganda interna - dal Sol Levante sono considerate non dissimili dal centro di Mosca.
Queste schermaglie, pressoché continue, non dovrebbero comunque rallentare la vitale collaborazione economica per lo sviluppo dell'estremo est russo ed estremo nord nipponico.

Il vertice di Bonn è stata anche l'occasione per un colloquio tra Kishida ed il titolare degli Esteri di Pechino Wang nel quale si è confermata la volontà cinese di attenersi alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni che hanno regolarmente scandito le provocazioni nordcoreane.

Intanto in Thailandia circa 130 soldati delle Forze di Autodifesa sono stati impegnati, lo scorso 19 febbraio, nelle esercitazioni per il recupero di civili che si sono tenute presso Camp Samae San e che hanno coinvolto, oltre a nipponici e tailandesi, anche forze USA e malesi. Queste esercitazioni, le prime di questo tipo condotte all'estero, sono conseguenza delle norme belliciste approvate nel 2015 che hanno facilitato sul piano giuridico l'impegno delle FA fuori dall'Arcipelago.
Nel contempo, lo scorso martedì, la Corte Distrettuale di Naha ha stabilito un mega-risarcimento (267 milioni di dollari) per 22.000 residenti della Prefettura di Okinawa disturbati dai voli notturni dei velivoli statunitensi stazionanti a Ginowan. “Anche se l'impatto del rumore intorno alla base militare era diventato un problema sociale già nel 1970 i governi degli Stati Uniti e del Giappone non hanno adottato fino ad oggi quelle misure fondamentali di prevenzione lasciando il problema irrisolto” si legge nella sentenza. Un risarcimento, quello stabilito, che supera di molto quello già accordato da un altro tribunale (in quel caso furono oltre otto miliardi di yen) per i residenti prossimi alla base di Atsugi (Prefettura di Kanagawa).

E non è certamente soltanto il rumore l'unico peso apportato dalla presenza statunitense nell'Arcipelago. Il periodico comunista Akahata ha riportato, lo scorso 15 febbraio, che sono stati 1.092 i cittadini giapponesi uccisi da soldati USA dal 1952 (anno dell'entrata in vigore del trattato di alleanza militare nippo-statunitense) al 2016. Nel solo 2016 sono stati 293 gli incidenti ed i crimini che hanno coinvolto forze USA in Giappone. Il caso più grave è stato l'omicidio di una giovane donna nella Prefettura di Okinawa, episodio che costrinse i due governi a modificare, parzialmente, lo status giuridico dei civili statunitensi che operano nelle basi militari.
I dati sono stati resi noti dal Ministero della Difesa su interrogazione del deputato comunista, nativo di Naha, Seiken Akamine.

Sul fronte lavoro il governo starebbe studiando una modifica del programma internazionale per attrarre tirocinanti stranieri introducendo un sistema di punteggi che premierebbe gli apprendisti di quelle aziende che svolgono effettiva formazione e rispettano le norme in materia. Secondo il nuovo sistema, che nelle intenzioni dell'esecutivo dovrebbe vedere la luce in settembre, i tirocinanti in grado di raggiungere un dato punteggio avrebbero la possibilità di una estensione del loro visto e dunque della permanenza nel Paese. Le aziende con un numero di tirocinanti dagli alti punteggi potrebbero poi ottenere un innalzamento del limite di apprendisti stranieri sul totale dei dipendenti dal 5 al 10%.
A giugno 2016 il numero di tirocinanti stranieri nel Sol Levante ammontava a circa 210.000.

Sempre in ambito lavoro, una ricerca realizzata dalla federazione dei metalmeccanici di Rengo, la più grande confederazione del Paese, ha mostrato come nelle maggiori aziende del settore il numero di ore annuo annuo si aggiri intorno alle 1.900 l'anno (ed in alcuni casi superi le 2.000 con punte oltre le 2.100 nel settore automobilistico).
Si verificano, invece, turni anche di 16 ore nelle case di riposo secondo quanto riportato da una ricerca condotta dal sindacato di settore Iroren. Il 90,2% dei rispondenti ha dichiarato di lavorare nell'ambito di un sistema a due turni e che i turni di notte, nel 60,2% dei casi, eccederebbero, per l'appunto, le 16 ore.
Il governo, anziché limitare il fenomeno, starebbe pensando ad una estensione dei limiti, comunque non vincolanti in quanto regolati dalla contrattazione aziendale, annuali per lo straordinario. In campo ci sarebbe la proposta di passare dalle attuali 360 ore raccomandate a 720.
“Limiti ristretti sulle ore di straordinario minano la competitività delle aziende” per il leader di Keidanren (la confindustria nipponica) Sadayuki Sakakibara.

Sulla spinosissima vicenda dell'amakudari (il paracadute assicurato ad alti burocrati pubblici in società private dopo il pensionamento dallo Stato), il Ministero dell'Istruzione ha comunicato di aver trovato 17 nuovi casi. Un'inchiesta è stata annunciata anche dal ministro degli Esteri Kishida (su un caso, almeno per adesso).

Ed un'altra questione, non meno spinosa, interessa la moglie del premier Abe, da giorni nell'occhio del ciclone per un terreno demaniale che è stato venduto ad una scuola privata. L'associazione che ha acquisito il bene vedeva infatti la moglie del capo del governo, Akie, presidentessa onoraria (dopo lo scandalo si è dimessa) ed esprime, ça va sans dire, idee nazionaliste ed anticinesi (idee “patriottiche” e non nazionaliste per il suo presidente,Yasunori Kagoike).
“Il governo non è coinvolto in azioni compiute dalla moglie del primo ministro come individuo” secondo il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshihide Suga.
Di diversa opinione l'opposizione (che ha pressato sul tema il premier nel question time del 24 febbraio). In caso di coinvolgimento “mi dimetterei da primo ministro e da deputato” ha affermato rispondendo all'interrogazione del parlamentare democratico Nobuyuki Fukushima. La Presidentessa del PDG, Renho Murata, ha chiesto che Kagoike sia chiamato a testimoniare sotto giuramento in parlamento.
Moritomo Gakuen, questo il nome dell'associazione, ha acquistato, lo scorso giugno, 8.770 metri quadrati di un terreno pubblico sito a Toyonaka, (Prefettura di Osaka) per 134 milioni di yen (1.180.000 dollari) che è equivalente ad appena il 14% del prezzo cui era valutata l'area.

In campo nucleare, l'Agenzia Regolatrice ha annunciato, il 22 febbraio, che i due reattori della centrale di Oi (Prefettura di Fukui) per i quali era stata chiesta la riattivazione, rispetterebbero gli standard introdotti dopo la catastrofe del 2011. La riattivazione era stata bloccata nel 2014 da un pronunciamento della Corte Distrettuale di Fukui emesso a seguito di un'azione legale intrapresa da alcuni residenti nell'area.

(con informazioni di Japan Press Weekly 15 – 21 febb. 2017; asahi.com; the-japan-news.com; mainichi.jp; xinhuanet.com)

Ultima modifica il Sabato, 25 Febbraio 2017 22:14
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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