Domenica, 25 Febbraio 2018 00:00

Pillole dal Giappone #226 - Nella terza economia del mondo ci sono bambini senza scarpe

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Pillole dal Giappone #226 - Nella terza economia del mondo ci sono bambini senza scarpe

Il 52% dei minori di famiglie a basso reddito non ha abiti e scarpe a sufficienza. A renderlo noto una ricerca dell'associazione USNOVA che si occupa di contrasto alla povertà.

Il 69% delle famiglie, inoltre, non riesce ad iscrivere i figli ad attività extrascolastiche a causa dei costi per esse insostenibili. La ricerca, realizzata nell'estate 2017, è stata svolta sottoponendo un questionario a famiglie con figli frequentanti la scuola superiore o l'università e che sono già beneficiare di sussidi erogati dall'associazione. L'80% delle famiglie rispondenti (959 genitori e 547 figli) era di natura monogenitoriale e poteva contare su una media di entrate pari a 2.060.000 yen l'anno.

Sul fronte nordcoreano la settimana è iniziata con l'incontro tra il premier Abe ed il Capo di stato Maggiore delle forze armate statunitensi Mark Milley in visita a Tokyo. Nessuna novità di rilievo se non la conferma che rispetto al tema del confronto con la RPDC Tokyo e Washington si impegnano a tenere una linea comune (e decisamente più rigida di quella auspicata dal Presidente sudcoreano Moon). Dopo l'incontro con il capo del governo Milley ha avuto un colloquio con il ministro della Difesa Onodera il quale si è mostrato scettico circa i passi in avanti nel dialogo intercoreano: “la Corea del Nord non ha cambiato affatto circa lo sviluppo di armi nucleari e di missili nonostante la 'diplomazia del sorriso' dei Giochi Olimpici di Pyeongchang”.

Continuano, frattanto, senza sosta i danni causati dai velivoli statunitensi. Il 20 febbraio un F-16 delle forze armate statunitensi di stanza presso la base di Misawa nella Prefettura di Aomori ha sganciato, in seguito ad un principio d'incendio, due serbatoi esterni che sono precipitati nel lago Ogawara. Un pescatore ha riferito che i serbatoi (lunghi ognuno quattro metri e mezzo per un metro di larghezza e contenenti fino ad un massimo di 1.400 litri di carburante) sono caduti a circa 500 metri dalla propria barca. Sospesa, non si sa per quanto, l'attività di pesca. Tre giorni dopo, invece, ad Okinawa un velivolo statunitense ha nuovamente sorvolato una scuola elementare prendendo in giro tutte le autorità nipponiche (ad iniziare dal ministro Onodera) alle quali era stata assicurata maggiore attenzione dopo l'incidente dello scorso dicembre.

In patria invece infuria la polemica dopo che il 19 febbraio l'Ufficio sugli Standard Lavorativi del Ministero del Lavoro e della Sanità ha ammesso, tramite il proprio consigliere Yoshihisa Tsuchiya, che i dati forniti al governo, e che il governo ha reso noti al parlamento al fine di sostenere una riforma del lavoro, erano sbagliati. Il governo, proprio sulla base di quei dati che adesso l'opposizione ritiene appositamente manipolati, stava preparando un decreto per quelle professioni che sarebbero meno legate agli orari di lavoro (un numero limitato di professioni ma una volta aperta la breccia non è detto la diga si richiuda) ed i cui salari potrebbero essere definiti prescindendo dalle ore lavorate.
A fine gennaio intervenendo in parlamento il premier aveva affermato che, stando ai dati, coloro che già oggi hanno salari slegati dalle ore lavorate (si tratta perlopiù di mansioni ad alta specializzazione) lavorano mediamente meno degli altri lavoratori e che dunque tale sistema (detto discrezionale) andava promosso al fine di porre un freno alla piaga delle eccessive ore lavorate nel Sol Levante. Dopo che esperti avevano messo in dubbio la validità delle informazioni fornite il premier era stato costretto, ciò è avvenuto il 14 febbraio, a scusarsi ufficialmente.
“Credo che i dati siano stati intenzionalmente fabbricati per mostrare che i lavoratori che operano sotto il regime discrezionale lavorano meno degli altri” ha affermato Kazunori Yamanoi di Kibo no To. Anche per Akihiro Hatsushika del Partito Costituzionale Democratico il premier sapeva che i dati erano falsi.
Nocciolo della questione è che coloro che lavorano con contratti slegati dal numero di ore non possono, di conseguenza, avanzare richieste per il pagamento di straordinari. Da tempo il governo vuole espandere a diverse categorie del settore impiegatizio tale sistema con effetti in termini di salario percepito e di ore lavorate facilmente immaginabili. Il 22 febbraio il premier ha annunciato che il governo revisionerà tutti i dati sulle ore lavorative dopo che sono stati rilevati altri 117 errori (o falsificazioni seguendo il filo dell'opposizione) che riguardano 87 aziende. Confermata da Abe tanto la volontà di voler procedere comunque ad una riforma che quella di mantenere il ministro del Lavoro Katsunobu Kato al suo posto.

Sulla riforma della Costituzione in senso militarista, sogno della parte più conservatrice del PLD, un freno è arrivato da Bunmei Ibuki, esponente di peso dei liberal-democratici ed ex Presidente della Camera dei Rappresentanti intervenuto recentemente ad una conferenza della propria corrente. Il premier sembra però determinato, dopo una serie di rinvii che vanno avanti dal 2012, a modificare la Carta (teoricamente ha i numeri in entrambe le Camere per farlo) ed a sfidare poi l'opposizione nel referendum confermativo. Proprio il fatto che il summit G20 del 2019 si terrà ad Osaka viene da più parti visto come un tentativo di avvicinamento con quanto rimane del Partito dell'Innovazione del Giappone - che proprio in quella Prefettura ha il proprio zoccolo duro esprimendo, ad esempio, il Governatore – affinché questo pezzo di opposizione sommi i propri voti a quelli della maggioranza.

In ambito pensionistico, intanto, il governo starebbe pensando ad un aumento dell'età pensionabile da realizzarsi dopo l'aprile del 2020. Nelle intenzioni del governo l'età andrebbe portata a 70 anni. Stando all'attuale sistema i lavoratori dipendenti possono andare in pensione tra i 60 ed i 70 anni di età ricevendo in caso di pensionamento dopo il 65° anno di età un assegno più pesante rispetto a quanti scelgono di ritirarsi prima. La misura, volta a contrastare il calo demografico ed il conseguente calo di manodopera, si inserisce nell'ambito di un più complessivo progetto di accrescimento della popolazione attiva lasciando quasi invariate le politiche di welfare.
Intanto lo scorso 20 febbraio il premier ha annunciato, nell'ambito del Consiglio per le Politiche Economiche e Fiscali, di allentare le rigide politiche migratorie per attirare nel Paese le professionalità di cui il Giappone è carente. I campi di applicazione dell'auspicata normativa saranno 18 e comprenderanno i docenti universitari ma anche il personale addetto ai servizi infermieristici e medici.

In economia per la prima volta da otto mesi lo scorso gennaio si è registrato un deficit nella bilancia commerciale (di 943,4 miliardi di yen per la precisione). Il deficit è comunque inferiore del 13,6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. A determinare il dato negativo è stato in gran parte il prezzo del greggio (+7,9% il costo per l'importazione di petrolio). Prosegue la crescita, invece, del surplus commerciale verso gli Stati Uniti (+12,3%) mentre il volume totale delle importazioni è cresciuto dell'1,2%. Il deficit maggiore del Giappone è verso la Cina (30,8%).
Dagli Stati Uniti buone notizie non soltanto sul fronte delle vendite ma anche degli appalti. Nippon Expressway ha infatti vinto l'appalto per la fornitura di tecnologie di controllo stradale in dieci Stati USA. La società è nata nel 2005 dopo la privatizzazione e lo spezzatino di Japan Highway Public ed opera con una propria sussidiaria negli States dal 2011.
Per quanto concerne il trattato di libero commercio per l'area del Pacifico (TPP la sua sigla in inglese) il Giappone ha salutato positivamente le, pur timidissime, aperture statunitensi a riprendere i negoziati. Per il caponegoziatore nipponico Kazuyoshi Umemoto (già ambasciatore del Sol Levante a Roma) l'accordo raggiunto tra le altre 11 nazioni partecipanti al trattato riporterà gli Stati Uniti sui propri passi. “Abbiamo lavorato motivati dalla speranza che gli Stati Uniti possano ritornare presto all'accordo commerciale” ha detto martedì scorso il diplomatico.
In ambito automobilistico due novità nella settimana appena trascorsa. La prima è che il gruppo Takata ha raggiunto un accordo (per un totale di 650 milioni di dollari) con 44 Stati USA al fine di risarcire i danni provocati dai propri airbag difettosi che hanno causato numerosi (e costosi) richiami. La seconda riguarda il Presidente Trump che ha accusato il Giappone di porre contro l'importazione di automobili americane “diverse barriere non tariffarie”. “Gli Stati Uniti hanno espresso la loro forte preoccupazione rispetto alla totale mancanza di accesso per i produttori USA al mercato giapponese” si legge in un rapporto indirizzato al Congresso.

Nuova condanna per TEPCO: la società proprietaria dell'impianto tristemente noto di Fukushima è stata condannata lo scorso martedì al risarcimento dei familiari di Fumio Okubo, un ultracentenario residente a Iitate suicidatosi dopo l'incidente nucleare del marzo 2011. L'uomo si è tolto la vita il 12 aprile 2011 dopo aver appreso dal telegiornale che la propria cittadina era tra le località designate come da evacuare.
Avanzano nel contempo i lavori di smantellamento degli impianti distrutti dal terremoto e maremoto. Il 21 febbraio è stata completata presso il terzo reattore dell'ex centrale una struttura per il contenimento delle sostanze radioattive necessaria per rimuovere in sicurezza il combustibile esaurito ancora presente.

Per quanto riguarda i casinò il governo ha proposto di introdurre per le future case da gioco che apriranno, nelle intenzioni dell'esecutivo, all'interno di strutture ricettive una tassa di 2.000 yen ad ingresso per i cittadini residenti in Giappone. Una parte delle risorse dovrebbero essere impiegate, anche se il disegno di legge è ancora in fase di preparazione, per il contrasto alla dipendenza dal gioco d'azzardo.

In chiusura il 23 febbraio l'erede al trono Naruhito in occasione del proprio cinquantottesimo compleanno ha tenuto una conferenza stampa, la prima da quando è stata ufficialmente stabilita la data per la sua ascesa al trono, affermando che nel ricoprire il proprio ruolo di simbolo dello Stato (questa è la definizione ufficiale presente nella Costituzione) seguirà il sentiero tracciato dal padre ma che seguirà anche una propria strada andando incontro alle richieste della nazione.

(con informazioni di mainichi.jp; asahi.com)

Immagine ripresa liberamente theatlantic.com

Ultima modifica il Sabato, 24 Febbraio 2018 14:39
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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