Domenica, 01 Aprile 2018 00:00

Pillole dal Giappone #231 - Nati i "marines" di Tokyo

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Nati i "marines" di Tokyo - Pillole dal Giappone #231

Settimana iniziata con la visita nel Sol Levante dell'ex Presidente USA Obama. Il politico nordamericano, giunto a Tokyo per una conferenza, è intervenuto sulla questione nordcoreana sottolineando come l'isolamento internazionale di quel Paese renda inefficaci le sanzioni.

Sempre in ambito internazionale è stata confermato dalla vicepremier russa Olga Golodets, in visita ad Osaka per colloqui con il ministro Seko, che Valdimir Putin e Shinzo Abe si incontreranno il prossimo 26 maggio. “Spero che molti progetti che sono sulla carta prendano forma così che il popolo russo possa beneficiarne” ha affermato Golodets la scorsa domenica. Presente ai colloqui anche il ministro dello Sviluppo Econoico di Mosca Maxim Oreshkin. Il Giappone, al fine di non rovinare il filo della cooperazione economica che è stato teso tra i due Paesi ha scelto non aderire al programma di espulsioni di diplomatici russi messo in atto da numerosi Paesi NATO.

Novità in ambito militare: è stato infatti istituita una nuova catena di comando delle forze di terra delle FA che risponderà direttamente al Ministro della Difesa e che potrà comandare più rapidamente da Tokyo i cinque comandi locali di esercito, marina e forze aeree. Nell'ambito della riorganizzazione è stata ufficialmente approvata la costituzione dei “marines” nipponici. La nuova brigata avrà la propria sede a Camp Ainoura a Sasebo (Prefettura di Nagasaki) ed avrà il compito precipuo di difendere le isole periferiche dell'Arcipelago.
"Oggi sono stati istituiti il Comando terrestre e la brigata di dispiegamento rapido anfibia. Le forze di terra stanno effettuando una riorganizzazione su vasta scala sulla base delle attuali linee guida del Programma di Difesa Nazionale nonché programma di difesa a medio termine in conformità con gli sviluppi concernenti la sicurezza intorno al Giappone. Il Comando e la brigata di schieramento rapido anfibia sono i simboli di questa riorganizzazione. L'istituzione del Comando è una mossa presa alla luce della necessità per l'esercito di sviluppare un sistema che consenta il funzionamento centralizzato delle sue unità in tutto il Paese in un momento nel quale sono sempre più le varie situazioni che richiedono una pronta risposta a livello nazionale attraverso l'opera congiunta di forze di terra, aeree e marina come ad esempio in caso di attacco missilistico, di un attacco a isole periferiche o in caso di catastrofe naturale. La brigata anfibia a dispiegamento rapido avrà circa 2.100 uomini e nel caso di un'invasione di un'isola remota il suo compito sarà quello di atterrare prontamente sull'isola e riconquistarla e renderla sicura perciò essa è equipaggiata con materiale necessario per tale attività. La brigata condurrà una formazione continua usando attrezzature che saranno introdotte d'ora in poi, tra esse il veicolo anfibio AAV7 e il V-22 Osprey" ha detto il ministro Onodera presentando in conferenza stampa le novità.

Le nuove misure di difesa sembrano non tener conto del nuovo clima di dialogo intercoreano che ha portato recentemente a colloqui diretti tra Kim ed il Presidente Xi. L'incontro non è stato commentato dal Portavoce degli Esteri di Tokyo Norio Maruyama che in conferenza stampa ha riproposto la tesi per la quale la vicenda nordcoreana è affrontata dal Giappone in coordinamento con Stati Uniti e Corea del Sud. “Le sanzioni vanno mantenute fino a quando non ci saranno concreti segnali di abbandono dei programmi missilistici e nucleari” ha detto Abe mercoledì scorso in Senato mentre Taro Kono ha sostenuto che vi è una discrepanza tra quanto affermato dai nordcoreani e quanto invece dai cinesi e che è dunque necessario “raccogliere altre informazioni”.

Tiene intanto alta l'attenzione il Partito Comunista Giapponese su una vicenda risalente al 2013 e scoperta dal periodico Akahata. Stando ad un report diplomatico USA risalente a quell'anno e del quale il giornale comunista è venuto in possesso sarebbe emersa da parte nipponica una disponibilità a rafforzare la presenza di armamenti nucleari sul proprio territorio ed a condividerne l'eventuale uso con le Forze di Autodifesa di Tokyo. Nello specifico ad essere coinvolto in una richiesta che il PCG considera incostituzionale è Takeo Akiba, attualmente viceministro degli Esteri ed all'epoca funzionario dello stesso dicastero. Lo stesso Akiba, secondo il senatore comunista Inoue che ha recentemente interpellato Taro Kono, avrebbe ventilato, nel 2009, la possibilità di realizzare ad Okinawa un sito di stoccaggio di armi atomiche statunitensi.

Sullo scandalo di Moritomo Gakuen lunedì scorso il premier Abe ha nuovamente preso le distanze dalle vicenda affermando di aver già chiarito la propria posizione: “ho già risposto a tutto ciò che mia moglie ha detto o pensato” ha sostenuto il premier in Senato. Di contro l'opposizione vorrebbe che Akie Abe fosse interrogata in parlamento circa il ruolo da lei giocato nella vendita del terreno demaniale all'operatore scolastico.
Frattanto è stato sentito in parlamento, lo scorso 27 marzo, l'ex capo dell'Agenzia delle Entrate Sagawa il quale però non ha risposto a nessuna delle domande poste dai parlamentari ripetendo soltanto che vi è un'indagine della magistratura ordinaria a suo carico e che nessuna pressione è stata esercitata da politici per la vendita del terreno sul quale è poi sorto un asilo.
Delusi i parlamentari che hanno partecipato all'interrogatorio: “non ha nessun senso averlo chiamato come testimone. Non ci porta da nessuna parte anche se continuassi a domandare dunque non proseguo oltre” ha dichiarato sconsolato Akira Koike del Partito Comunista. Dal carcere, intanto, Yasunori Kagoike, ex capo di Moritomo Gakuen e detenuto dallo scorso luglio, ha affermato che la sua detenzione è frutto di una “politica del governo” per farlo tacere. “La vicenda ha sicuramente causato problemi anche se Akie Abe non è coinvolta” ha detto uno dei pesi massimi del PLD, Wataru Takeshita, Presidente del Consiglio Generale del partito ed a capo di una corrente che conta 55 parlamentari.

Sulla riforma della Costituzione sembra che dopo anni di discussioni interne al PLD ed alla maggioranza i conservatori siano pronti a proporre alle Camere e quindi a referendum confermativo la loro proposta che prevede l'inserimento all'interno dell'articolo 9 dell'esistenza delle Forze di Autodifesa. “Vi chiedo di prepare un ambiente favorevole ad una maggioranza non del 51% ma del 60 o 70%” ha chiesto Hiroyuki Hosoda, capo della commissione interna ai liberal-democratici che ha elaborato la modifica, ai segretari locali del PLD convenuti a Tokyo. Permangono però i dubbi circa l'opportunità di una riforma che in caso di bocciatura da parte degli elettori metterebbe giuridicamente a rischio la stessa esistenza delle FA. Tra coloro che frenano maggiormente gli alleati centristi del Nuovo Komeito e Shigeru Ishiba all'interno dello stesso PLD.
"Il PLD sta cercando disperatamente di inserire questo comma ma non c'è consenso nemmeno all'interno dello stesso partito" per il comunista Akira Kasai. Un emendamento di quel tipo "renderebbe lettera morta l'articolo 9 consentendo l'uso della forza senza restrizioni" ha aggiunto il parlamentare del PCG.

Approvato nel contempo il bilancio di previsione per l'anno fiscale 2018 (che inizierà il primo aprile). La cifra record è di 97.710 miliardi di yen (926 miliardi di dollari), di questi 32.970 in spese sociali mentre 5.190 in spese militari: entrambi record.

In ambito lavoro si è appreso che tre grandi banche nipponiche, tra esse Mizuho Financial Group, ridurranno a partire dal 2019 le assunzioni di neolaureati. Mizuho Financial prevede infatti di assumere il prossimo anno circa 700 giovani neolaureati ovvero quasi la metà di quanti assunti quest'anno (1.365 per la precisione). Il gruppo prevede infatti di ridurre il proprio organico di 19.000 unità entro il 2026. Poche assunzioni anche per Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ che prevede di ridurre le nuove assunzioni del 10% nel 2019 (quest'anno sono state 1.050). Tra le cause di queste riduzioni di organico la bassa reddività dei prestiti a causa dei bassi tassi di interesse e le innovazioni tecnologiche.
Nel contempo per la prima volta da cinque anni a questa parte il numero di posti di lavoro disponibili è in calo. Il tasso di occupabilità è sceso però di pochissimo (da 1,59 di gennaio ad 1,58 di febbraio). In concreto significa che per ogni cento persone che cercano lavoro i posti disponibili sono stati lo scorso mese 158. In crescita contesualmente la disoccupazione (al 2,5% con un +0,1%).

In economia prossima alla privatizzazione la metropolitana di Osaka. Si tratta della prima privatizzazione di una rete metropolitana nella storia del Giappone. La decisione di porla in vendita era sta presa dal precedente sindaco Toru Hashimoto, ex astro nascente della politica nipponica, e confermata dal successore Hirofumi Yoshimura appartenente anch'egli a Nippon Ishin no Kai. Buone notizie da Namie (Prefettura di Fukushima): Nissan ha annunciato, in joint venture con Sumitomo Corporation, che avvierà in maggio uno stabilimento per rigenerare le vecchie batterie dei propri veicoli elettrici. Le nuove batterie, prodotte a partire dal riassemblaggio di batterie scese sotto all'80% dell'efficienza, saranno rivendute per circa 300.000 yen (ovvero più o meno la metà del costo di una batteria nuova). La mossa serve a rendere più accessibili le auto elettriche e risponde all'aumento del prezzo di alcune materie prime come cobalto, nichel e litio.

Per quanto riguarda il mercato immobiliare sono cresciuti dello 0,5% nel 2017 i terreni, non dislocati nelle maggiori aree metropolitane, destinati ad attività commerciali. L'aumento di valore, il primo da 26 anni, è dovuto al boom turistico che sta vivendo il Sol Levante e che ha portato a grandi investimenti nella costruzione di alberghi. La crescita più forte (in media +7,9%) è avvenuta nelle 4 città di medie dimensioni di Sapporo, Hiroshima, Fukuoka e Sendai. A livello nazionale la crescita media dei terreni commerciali è stata dell'1,9% mentre per i terreni residenziali dello 0,3% (era stata dello 0,02% l'anno precedente).

In tema di commercio internazionale lunedì scorso il governo ha approvato l'adesione del Sol Levante al nuovo TPP senza gli USA (il cosiddetto CPTPP). I decreti saranno presentati alla Dieta per la conversione in legge già durante questa sessione e dunque entro fine giugno. In totale andranno modificate dieci leggi. Il nuovo accordo è estremamente più debole del precedente a causa delle resistenze di Canada e Nuova Zelanda e contiene numerose modifiche concernenti la tutela della proprietà intellettuale.
Non ancora chiare le misure di tutela che il governo intenderà mettere in atto a difesa dei coltivatori diretti e dei pescatori nipponici. Il settore agricolo risulterà infatti il più colpito dalle misure che alleggeriranno i dazi verso i prodotti agricoli degli altri Paesi firmatari.

Frattanto buone e cattive notizie per le aziende nipponiche sul fronte degli investimenti esteri. Se da un lato SoftBank ha annunciato la partecipazione ad un megacampo per la produzione di energia solare in Arabia Saudita, dall'altro, sul fronte dell'alluminio Mitsuru Okada, Presidente dell'associazione dei produttori nipponici, si è appellato al governo giapponese affinché chieda nuovamente di essere esentato dall'ultimo aumento dei dazi approvato da Trump che di fatto chiude il mercato americano dell'alluminio per i produttori giapponesi e produrrà un drastico calo dei prezzi anche sui mercati asiatici: lì, infatti, si riverserà l'alluminio che non sarà venduto negli USA. Investimenti per Japan Display, società operante nel settore degli schermi LCD che ha annunciato la vendita di uno stabilitmento produttivo e la messa sul mercato di 55 miliardi di yen di azioni al fine di espandersi nel mercato degli schermi a cristalli liquidi per smartphone.

In ambito pensionistico il Servizio Nazionale Pensioni ha annunciato lo scorso 26 marzo di aver corrisposto assegni inferiori al dovuto a ben 104.000 pensionati a causa di dati errati forniti da una società, Say Kikaku, che svolge rendicontazione in appalto. In totale l'errore è costato ai beneficiari 2 miliardi di yen (cirrca 25.000 yen in meno per 79.000 pensionati e circa 2.100 in yen in meno per altri 25.000). Circa 45.000 pensionati, invece, a causa dell'errore avrebbero ricevuto 1.800 yen in più (per un ammanco totale da 80 milioni di yen).

In tema nucleare una approvazione di massima è arrivata lunedì scorso dal Ministero dell'Industria alla relazione di un comitato di esperti che ha elaborato un piano per arrivare entro il 2030 ad una produzione di energia elettrica da nucleare tra il 20 ed 22%. Le rinnovabili dovranno oscillare tra il 22 ed il 24% mentre il gas naturale al 27%. Frattanto Shikoku Electric proprietaria della centrale di Ikata, l'unico impianto nucleare della società, potrebbe scegliere di smantellare i propri reattori a causa degli eccessivi costi per la loro messa in sicurezza.
Approvato, invece, dall'Agenzia Regolatrice per il Nucleare il piano di smantellamento del reattore “mangiasoldi” di Monju, di proprietà dell'Agenzia per l'Energia Atomica del Giappone. Nonostante gli enormi investimenti (quasi 9,5 miliardi di dollari in vent'anni) il reattore è stato quasi sempre fermo a causa di problemi nel contenimento del sodio radioattivo e nel 2016 il governo decise di avviarlo allo smantellaento. I lavori dovrebbero terminare nel 2047.
Per quanto riguarda la centrale di Ibaraki, invece, la società proprietaria dell'impianto, Japan Atomic Power, ha scelto lo scorso 29 marzo di ricercare, prima di riattivare l'impianto, il consenso dei comuni di Hitachi, Hitachinaka, Mito, Naka e Hitachiota. L'accordo sottoscritto con le cinque municipalità, situate a meno di 30 chilometri dall'impianto, non ha valore giuridico ma prevede comunque la possibilità di ispezioni da parte di personale comunale nelle strutture.
Stop a pochissimi giorni dalla sua riattivazione invece per la centrale di Genkai (Prefettura di Saga) della Kyushu Electic. La sospensione dell'operatività è stata causata da un rilascio di materiale radioattivo.

In chiusura, secondo dati resi noti in settimana dal Ministero della Giustizia, il numero di stranieri residenti in Giappone ha segnato un record per il terzo anno consecutivo raggiungendo il 7,5% della popolazione totale. In termini assoluti si tratta di 2.561.848 cittadini (+179.026 rispetto all'anno precedente) con permanenza nel Paese superiore a tre mesi. Il gruppo maggiormente rappresentato è quello cinese (730.890 cittadini) seguito da quello sudcoreano (450.663), dai vietnamiti (262.405, in crescita del 31% rispetto al 2016) e dai nepalesi (80.038 con un +18,6%).


(con informazioni di Japan Press Weekly 21 - 27 mar. 2018; mofa.go.jp; mod.go.jp; asahi.com; mainichi.jp)

Immagine liberamente ripresa da www.japantimes.co.jp 

Ultima modifica il Sabato, 31 Marzo 2018 22:40
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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