Sakae Muto, ex vicepresidente di TEPCO, ha negato lo scorso martedì ogni sua responsabilità nell'incidente del marzo 2011. Sentito dalla Corte Distrettuale di Tokyo il dirigente ha affermato di non aver rimandato nessuna delle misure di precauzione previste dalle normative dell'epoca in caso di tsunami.
In questo processo Muto non è solo, sono infatti imputati anche un altro ex vicepresidente, Ichiro Takekuro, nonchè l'ex presidente Tsunehisa Katsumata.
Secondo la Procura e la parte civile i tre dirigenti, inquisiti dal 2015, non avrebbero preso le adeguate contromisure che erano state suggerite da uno studio interno del 2008 che metteva in guardia da onde superiori ai 15,7 metri che in caso di tsunami avrebbero potuto colpire l'impianto.
Nel welfare una recente inchiesta dell'agenzia di stampa Kyodo ha mostrato come molti degli asili aziendali aperti con contributi governativi siano stati poi chiusi o che stiano pensando di farlo.
Il finanziamento di tali servizi era stato inserito dal governo nella finanziaria del 2016 come misura per il contrasto al crollo demografico. Almeno 8 di queste strutture hanno già chiuso per costi di gestione mentre due aziende (una ad Akita ed una ad Okinawa) hanno frodato lo Stato ammettendo più bambini di quelli previsti dalle normative prendendo così più contributi.
Se alcuni asili violano le normative in eccesso altri hanno un numero di bambini inferiore alle possibilità: stando ai dati dell'inchiesta, infatti, nel 2017 gli asili aziendali erano 2.597 con una capacità di accoglienza di 60.000 bambini ma nelle 80 città più grandi soltanto il 49% di essi operava al pieno della propria capacità.
Nell'istruzione prosegue lo scandalo dei test universitari modificati per svantaggiare le donne ed avere così un alto numero di immatricolati uomini.
Nell'occhio del ciclone la scorsa settimana è finita l'Università Showa che negli scorsi sei anni avrebbe accettato un numero di studenti uomini non statisticamente accettabile.
Ryohei Koide, Presidente dell'ateneo, ha convocato ad inizio settimana una conferenza stampa nella quale ha ammesso l'esistenza di un sistema discriminatorio nei test di ingresso per la facoltà di Medicina non basato però sul sesso ma semplicemente sulle classiche raccomandazioni (l'università ha ammesso fino ad ora 19 casi).
“Ci scusiamo di cuore” ha dichiarato il preside della facoltà Yoshio Ogawa.
Sempre il Ministero dell'Istruzione ha concluso l'indagine interna volta ad accertare le responsabilità di alcuni propri dirigenti che avrebbero avuto rapporti troppo stretti con un dirigente di un'azienda privata: Koji Taniguchi. L'indagine amministrativa ha stabilito che 9 ex alti funzionari hanno mangiato e bevuto con Taniguchi. Emanate dal Ministero, in attesa dei processi penali che saranno avviati dalla magistratura, alcune sanzioni sullo stipendio o note di censura.
Un altro scandalo potrebbe intanto abbattersi sulla maggioranza dopo che è emerso che due realtà guidate dal viceministro ai Trasporti Shozo Kudo non hanno dichiarato alcuni fondi ricevuti tra il 2013 ed il 2015. Si tratta nello specifico di una sezione del Partito Liberal-Democratico di Aichi (che ha effettuato una raccolta fondi tra il 2013 ed il 2014 per sostenere la campagna elettorale del deputato) e di un gruppo politico che ha organizzato una serie di seminari a pagamento volti anch'essi a sostenere l'attività politica di Kudo. In totale i fondi non riportati ammonterebbero a 271.000 yen.
Anche l'unica ministra donna, Satsuki Katayama, stando ad un articolo del settimanale Shukan Bunshun, sarebbe coinvolta in un caso di finanziamento da parte di un operatore economico in cambio di un'attività di pressione esercitata dalla stessa sulle autorità fiscali. La ministra ha negato categoricamente ogni addebito (secondo le accuse avrebbe ricevuto un milione di yen).
“È importante che coloro che sono coinvolti in questi casi riguadagnino pienamente la fiducia dell'opinione pubblica” ha affermato anche uno dei leader della maggioranza, Natsuo Yamaguchi.
“Katayama deve dare spiegazioni” ha attaccato dall'opposizione il Segretario del PCD Tetsuro Fukuyama.
“Se le cose che sono state riportate sono vere Katayama sarebbe squalificata non soltanto come membro del governo ma anche come parlamentare perché potrebbe affrontare incriminazioni” ha affermato il Presidente del Partito Comunista Shii.
Nei guai, ma senza rischi di incriminazione, anche il ministro della Ricostruzione Hiromichi Watanabe: la federazione del PLD di Chiba, da lui guidata, ha ricevuto da un'azienda che ha beneficiaria di sussidi pubblici 360.000 yen tra il 2014 ed il 2016.
La legge sul finanziamento ai partiti vieta alle aziende che ricevono contributi pubblici di effettuare donazioni a partiti.
Sul fronte fiscale il primo ministro Abe ha annunciato lunedì scorso che ad ottobre 2019 avverrà il tanto temuto aumento della tassa sui consumi che passerà dall'attuale 8% al 10.
“Non capisco assolutamente questa decisione ed in questa fase. Anche nel medio-lungo termine non si sfuggirà da una depressione del consumo. Si avrà un impatto enorme nell'economia” ha dichiarato il Presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano.
“Si tratta di un'importante risorsa finanziaria ma vanno ridiscusse le aliquote differenziate” ha invece sostenuto il Presidente del Partito Democratico per il Popolo Yuichiro Tamaki preoccupato, all'opposto, di un possibile buco nei conti pubblici.
“Si rischia di favorire il ceto alto” ha messo in guardia il Segretario del Partito Socialdemocratico Yoshikawa il quale ha rilevato come le restituzioni dell'IVA che saranno previste per l'acquisto di auto e case premieranno chi già si trova in una condizione economica quantomeno buona mentre mancate esenzioni della tassa per gli acquisti di materiale scolastico non faranno altro che colpire ulteriormente le famiglie in difficoltà.
Sempre il 15 ottobre il governo ha approvato un bilancio suppletivo contenente oltre 727 miliardi di yen destinati alla ricostruzione delle aree colpite dai recenti disastri naturali (il bilancio ammonta in totale ad oltre 935 miliardi).
Per la precisione 503,4 miliardi serviranno a coprire i danni delle piogge torrenziali di questa estate mentre 105,3 miliardi saranno inviati ad Hokkaido: isola colpita dal terremoto lo scorso settembre.
Proprio la Governatrice della Prefettura, Harumi Takahashi, ha incontrato lunedì scorso il ministro all'Industria e Commercio Hiroshige Seko per chiedere che sia rafforzata la fornitura di energia elettrica proveniente dall'isola di Honshu: i maggiori danni economici del terremoto sono infatti stati causati dall'interruzione della produzione di energia elettrica nella principale centrale dell'isola.
Nel turismo è stata annunciata per aprile 2020 l'introduzione della richiesta di visto on line. La mossa si colloca nell'ambito della strategia che punta per quell'anno ad ottenere 40 milioni di turisti stranieri (lo scorso anno sono stati quasi 29 milioni).
Nel contempo il governo sta iniziando a sentire le amministrazioni locali sui problemi legati all'eccessiva presenza di turisti. Circa 50 questionari sono già stati inviati a vari livelli amministrativi ed altri 150 saranno inviati a breve. Tra gli aspetti negativi del fenomeno segnalati dalle amministrazioni locali vi è l'aumento dei rifiuti, i disagi causati dalle pensioni situate dentro condomini e l'eccessivo congestionamento di treni ed autobus.
Un parziale stop all'aumento dei turisti si è registrato in settembre (ed è il primo dato con il segno meno da cinque anni a questa parte) a causa del combinato disposto terremoto-piogge.
Stando ai dati resi noti dall'Agenzia per il Turismo lo scorso mese hanno visitato il Sol Levante 2.159.000 persone: il 5,3% in meno rispetto al 2017.
Frattanto, in previsione dell'alto numero di turisti che giungeranno con le Olimpiadi del 2020, il governo ha annunciato che a settembre 2019 scatterà l'obbligo per tutti gli hotel con più di 50 camere di predisporre misure di superamento delle barriere architettoniche.
L'Agenzia ha anche diffuso lo scorso mercoledì i dati sui minpanku (i bed and breakfast) ad un anno dal varo della legge che ha regolato questa forma di ospitalità.
Al 15 giugno i turisti che hanno dimorato in queste strutture sono stati 83.238 ed in grande maggioranza stranieri (oltre 69.000). A guidare la classifica l'isola di Hokkaido con oltre 27.000 turisti seguita da Tokyo con 25.000.
In totale il numero di notti è stato di 68.711 con una media di occupazione pari a 13,5 notti per struttura.
Sulla proprietà intellettuale potrebbe presto arrivare una stretta ai siti che violano le normative sul diritto d'autore. Attualmente l'Agenzia per gli Affari Culturali dopo che alcune raccomandazioni avanzate in settembre non hanno trovato riscontro presso i provider sta predisponendo infatti un testo di riforma della legge sul diritto d'autore che potrebbe essere portato all'attenzione della Dieta nel 2019. Secondo fonti stampa l'Agenzia propone di introdurre pene detentive tra i tre ed i cinque anni per coloro che violeranno le normative.
Lo scorso anno dopo un'operazione di polizia su larga scala (perquisizioni avvennero in 9 Prefetture) vennero arrestati i gestori di uno dei siti ospitante illegalmente film e manga.
“I danni che subiamo attualmente sono responsabilità dei siti che ospitano contenuti pirati e c'è bisogno di porre contromisure. Molti dentro il nostro panel ritengono sia incostituzionale bloccare tali siti ma questo è inaccettabile” ha dichiarato Nobuo Kawakami, membro di un tavolo consultivo del governo e presidente di Kadokawa Dwango Corporation.
Per quanto concerne il dialogo con gli Stati Uniti il ministro incaricato dei colloqui con la controparte ha aperto alla possibilità che il Sol Levante conceda in agricoltura addirittura più di quanto previsto dal TPP.
“Se concederemo di più in un settore concederemo meno in un altro” ha però affermato Motegi. Ciò che è certo è che i due accordi (il nuovo TPP ad 11 ed il trattato con gli USA in fase di discussione) colpiranno con forza un settore primario molto indietro sul fronte della produttività e fortemente carente di manodopera.
Per quanto riguarda il nuovo TPP (ribattezzato CPTPP dopo l'uscita degli USA) entro novembre saranno sei le nazioni che hanno completato il processo di approvazione parlamentare: a renderlo noto lo stesso Motegi al termine di una riunione con i rappresentanti degli altri 10 Paesi firmatari dell'accordo.
“Creeremo un quadro basato sulla libertà e sulla lealtà nonché su nuove regole lanciando un messaggio al resto del mondo proprio mentre cresce il protezionismo” ha sostenuto il ministro.
Giovedì scorso Robert Lighthizer, Rappresentante USA al Commercio, ha annunciato al Congresso che i prossimi colloqui con il Giappone si terranno a metà gennaio.
A Chiba si è intanto aperta la maggiore fiera del settore elettronico dell'Asia. All'evento hanno partecipato le più grandi aziende del settore che hanno esposto gli ultimi prototipi volti a ridurre le difficoltà derivanti dall'invecchiamento della popolazione.
Negli USA Nomura Holding ha raggiunto un accordo per sanare la propria posizione in quel Paese ed estinguere l'azione civile che l'ha vista coinvolta nella crisi del 2008. per. La società, accusata di aver ingannato gli investitori sulla qualità dei propri titoli garantiti da ipoteche, pagherà 480 milioni di dollari.
A Tokyo ha aperto al pubblico il nuovo mercato del pesce sul sito di Toyosu. La vendita non è ancora consentita ma chi vuole può vedere lo stato di avanzamento dei lavori (ormai quasi conclusi).
Il nuovo sito sostituisce quello di Tsukiji le cui strutture saranno presto demolite. Sulla scelta del sito (inquinatissimo) e sulle procedure di acquisto dei suoli sono in corso numerosi processi in tribunale ed inchieste amministrative.
In ambito macroeconomico gli ultimi dati governativi hanno mostrato un calo per la prima volta in 22 mesi nell'export causato dai tifoni di quest'estate. A settembre le esportazioni hanno segnato un -1,2% rispetto allo stesso mese del 2017.
In aumento per lo stesso periodo anche le importazioni (del 7%) in gran parte a causa dell'aumento del prezzo del petrolio (che ha fatto crescere anche di uno 0,1% l'inflazione ad agosto).
Proprio a causa delle catastrofi naturali la Banca centrale ha rivisto al ribasso le prospettive di crescita di nove Prefetture.
Buone notizie per le maggiori aziende del Paese che per la prima volta dal 2007 in otto sono presenti contemporaneamente in una classifica internazionale basata sul volume del giro di affari.
Prima tra le nipponiche Toyota (al 7° posto) seguita da Nissan (40°), Canon (55°), Sony (59°) e Panasonic (76°).
Tra le aziende mentre le maggiori realtà dell'edilizia attendono con ansia la prossima visita di Abe in Cina sperando in un'adesione alla “One Belt, One Road” un nuovo scandalo colpisce il settore manifatturiero. Lo scorso martedì KYB Corporation, società produttrice di sensori ed ammortizzatori sismici, ha ammesso falsificazioni circa la qualità di alcuni suoi prodotti realizzati tra gennaio e settembre 2003.
Il 17 ottobre l'azienda ha reso noto che in 70 edifici pubblici sono stati installati questi meccanismi e tra essi le sedi delle Prefetture di Osaka, Nagano e Kanagawa oltre ad alcune strutture dell'Università di Nagoya. Tra gli edifici coinvolti anche il noto Tokyo Skytree.
Nel settore petrolifero sarà Shunichi Kito, attuale presidente di Idemitsu, a guidare la nuova società frutto della fusione di quel gruppo con Showa Shell. Le due ditte hanno annunciato la loro fusione in giugno ed il nuovo gruppo si appresta a diventare il primo del Paese.
Nella difesa si è tenuta domenica 14 ottobre un'esercitazione congiunta USA-Giappone che ha visto la partecipazione delle rispettive unità di marines. Le manovre si sono concentrate sul recupero di un'isola conquistata dal nemico. Teatro delle operazioni la periferica Tanegashima (Prefettura di Kagoshima).
Di sicurezza marittima hanno invece discusso il ministro degli Esteri di Tokyo Taro Kono e l'omologo neozelandese Winston Peters. I due si sono incontrati lo scorso lunedì a Wellington per riaffermare la cooperazione sulla sicurezza nei trasporti nonché sulla vigilanza dei trasferimenti di merci in mare destinate alla Corea del Nord: punto quest'ultimo sul quale Tokyo sta cercando la collaborazione di tutte le nazioni dell'area pacifica.
Frattanto potrebbero essere pronti entro il 2026 i nuovi missili guidati da GPS e per lo studio dei quali il Ministero della Difesa ha ricevuto 4,6 miliardi quest'anno (mentre ne ha richiesti addirittura 13,8 per il 2019). I nuovi missili dovrebbero essere divisi in due categorie in grado di coprire una distanza rispettivamente di 300 e 500 chilometri.
Il 18 ottobre sulla questione nordcoreana un incontro è avvenuto a Singapore (Paese nel quale per due mesi stazionavano le due navi militari nipponiche Kaga e Inazuma) tra i ministri della Difesa di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone per rinforzare la cooperazione trilaterale sulla sorveglianza dei trasferimenti da nave a nave di merci dirette alla RPDC.
Separatamente Iwaya ha colloquiato con Mattis per discutere dei lavori per la realizzazione della nuova base di Okinawa.
Un recente sondaggio ha nel contempo mostrato come il 55% degli elettori siano contrari al piano di ricollocazione della base di Futenma a Nago.
Il 17 ottobre il Ministero ha chiesto che i lavori, bloccati ufficialmente per le cattive condizioni meteo ma in realtà stoppati dal governo in attesa delle elezioni locali, ripartano. Il ministro Iwaya ha chiesto al collega con la delega alle Infrastrutture, Keiichi Ishii del Nuovo Komeito, di predisporre una revoca amministrativa dell'atto emanato dalla Prefettura che ha cancellato le autorizzazioni per alcuni lavori di sbancamento.
“È totalmente inaccettabile perché quest'azione va contro la volontà popolare che si è mostrata alle ultime elezioni locali” ha commentato il Governatore Denny Tamaki.
“Confidiamo di realizzare presto la ricollocazione” ha chiuso ad ogni trattativa il Portavoce del governo Suga.
Iwaya si è trattenuto a Singapore anche venerdì e qui, per la prima volta da 3 anni a questa parte, un ministro della Difesa nipponico ha incontrato l'omologo cinese.
Wei ed Iwaya hanno ribadito l'importanza di una linea di comunicazione diretta tra le rispettive strutture militari volta ad evitare collisioni in mare o nei cieli nel Mar Cinese Orientale.
Sempre nel corso del summit di Singapore il ministro nipponico ha manifestato l'intenzione di effettuare esercitazioni con le forze aeree di ciascuno degli Stati ASEAN.
“La regione indo-pacifica sta affrontando complicate questioni legate alla sicurezza e noi dobbiamo affrontarle insieme” ha sostenuto il ministro il quale sembra non rendersi conto che la militarizzazione dell'area complicherà ancora di più le questioni da lui menzionate.
Nel contempo a New York, per il secondo anno di fila, il Giappone ha omesso di esprimere nella propria risoluzione annuale che sarà presentata in Assemblea ogni riferimento al trattato per il bando delle armi nucleari.
In politica estera è iniziato martedì scorso il tour europeo del premier. Prima tappa di un viaggio che ha toccato anche Francia e Belgio è stata la Spagna.
A Madrid Abe ha incontrato l'omologo Sanchez con il quale ha siglato una nuova convenzione fiscale volta ad eleminare fenomeni di doppia tassazione su persone fisiche ed imprese ed un accordo sull'aviazione civile che dovrebbe liberalizzare la scelta degli aeroporti di partenza ed arrivo nei rispettivi Paesi per le compagnie iberiche e nipponiche.
Seconda tappa di Abe la Francia. Qui Abe ha incassato il nuovo appoggio di Macron alla “promozione di una area indo-pacifica aperta e libera”.
Abe è poi partito per Bruxelles dove ha partecipato insieme ai rappresentanti di oltre 50 nazioni asiatiche ed europee per l'incontro delle nazioni UE con i Paesi ASEAN, il cosiddetto ASEM.
Ribadito nel comunicato congiunto l'obiettivo della denuclearizzazione della Corea del Nord e di mantenere “aperta l'economia mondiale promuovendo un sistema commerciale multilaterale basato sulle regole”. Riaffermato, inoltre, l'impegno al rispetto degli accordi di Parigi sul clima.
Nella tappa belga il premier Abe ha incontrato anche il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. I due si sono augurati che il trattato commerciale bilaterale UE-Giappone sia approvato dalle rispettive istituzioni entro l'anno.
In Asia intanto nuove ed oramai abituali note di protesta sono giunte dalla Repubblica di Corea (che parla di “profonda preoccupazione e disappunto”) per la visita di 70 parlamentari del PLD e del Partito dell'Innovazione allo Yasukuni Shrine. Abe, impegnato in Europa, ha inviato unicamente un'offerta cerimoniale.
Da Sochi è nuovamente intervenuto sulla vicenda del trattato di pace russo-giapponese il Presidente Putin il quale ha affermato che “creeremo un clima di fiducia che potrà risolvere anche le questioni territoriali”.
Più volte la Russia ha chiarito che non intende cedere la sovranità delle due isole appartenenti all'arcipelago delle Curili meridionali e che sono rivendicate da Tokyo.
In campo ambientale il Ministero dell'Ambiente ha segnalato in settimana le crescenti difficoltà delle amministrazioni locali nello smaltimento delle plastiche dopo che la Cina lo scorso anno ha smesso di importarle. Il Giappone esporta in media 1,5 milioni di tonnellate di plastica e di esse circa la metà erano dirette in Cina.
Nel fine settimana il dicastero ha anche fornito l'obiettivo numerico per quanto concerne la riduzione delle buste di plastica: entro il 2030 esse dovranno essere il 25% in meno per giungere al 2035 al 100% di plastiche riciclabili.
In chiusura è stato lanciato venerdì scorso dal cosmodromo di Kourou (Guiana Francese) il vettore Ariane 5 che trasporta due robot che esploreranno la superfice di Mercurio.
La missione, dedicata al matematico Giuseppe Colombo, è stata sviluppata congiuntamente dall'Agenzia Aerospaziale nipponica e dall'ESA.
(con informazioni di consilium.europa.eu; kremlin.ru; lamoncloa.gob.es; elysee.fr; mainichi.jp; japantimes.co.jp; asahi.com; cdp-japan.jp;dpfp.or.jp; sdp.or.jp)
Immagine di Danny Choo liberamente ripresa da flickr.com