In ambito lavorativo il 15 ottobre il Partito Comunista Giapponese ha presentato un progetto di legge volto a regolare il fenomeno delle cosiddette “black corporation” (ovvero le aziende con le peggiori condizioni lavorative). Cuore del disegno di legge è la limitazione di orari di lavoro eccessivamente lunghi (vi è previsto un massimo di 360 ore di straordinario l'anno) e la prevenzione di fenomeni di mobbing.
Rimanendo in tema di straordinari, lo scorso 17 ottobre il Sindacato degli Insegnanti e del Personale Scolastico (Zenkyo) ha segnalato che i docenti nel Sol Levante effetuino in media 91 ore di straordinario al mese (di queste oltre 69 a scuola). Secondo la ricerca effettuata su più di 6.000 scuole di tutto il Paese gli insegnati rispondenti hanno affermato – con percentuali schiaccianti – di lavorare troppo: “al fine di proteggere la salute e le vite degli insegnati ed allo stesso tempo fornire un'adeguata preparazione agli studenti va ridotto il carico di lavoro sugli insegnati ed accresciuto il loro numero” ha dichiarato Kenji Imatani, Segretario generale di Zenkyo.
(con informazioni di Japan Press Weekly 16 – 22 ott. 2013)
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