Sabato, 25 Gennaio 2014 00:00

Pillole dal Giappone #12 - Le grane di Naoki Inose

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Il Partito Comunista Giapponese ha tenuto lo scorso 21 novembre presso la sede della Dieta un importante seminario sul problema del rilascio in mare di acque radioattive. Tra gli esperti presenti il professor Funabashi dell'università Hosei di Tokyo il quale ha sottolineato la necessità che il governo istituisca un'organizzazione che controlli e supervisioni l'operato di TEPCO in questo settore.
Nel suo intervento conclusivo il Presidente del PCG Shii ha espresso la determinazione dei comunisti nel creare una equipe di esperti indipendenti per affrontare il tema.

In ambito di politique politicienne fa discutere anche il Giappone il finanziamento alla politica: quello privato. Il governatore di Tokyo Naoki Inose, sostenitore della liberalizzazione del gioco d'azzardo ha ricevuto lo scorso anno 100.000 yen dal Presidente della Sega Sammy Holdings.

Una nuova grana per il politico conservatore che è stato recentemente accusato di aver ricevuto denaro in violazione delle leggi dall'azienda del settore medico Tokushukai diretta dal parlamentare Tokuda e da suoi familiari.

Gli uffici della Pubblica Accusa del distretto di Tokyo hanno avviato in settembre un'indagine sull'azienda sospettando che la stessa abbia utilizzato propri fondi per mobilitare i dipendenti a sostegno di Inose per le elezioni dello scorso dicembre.

Il governatore ha ammesso durante una conferenza stampa convocata lo scorso 22 novembre di aver ricevuto 50 milioni di yen dal secondogenito di Tokuda, Takeshi, affermando che il denaro era frutto di un prestito personale e che è stato restituito proprio in settembre, dopo l'inizio dell'indagine.

Nel contempo prese di posizione internazionali giungono sulla vicenda del secret protection bill (il contestatissimo disegno di legge che inasprisce la normativa sul segreto di Stato e sulla sua applicabilità): membri del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno infatti richiesto al governo nipponico ulteriori informazioni in merito esprmendo critiche riguardo al rischio di una futura mancanza di trasparenza. Uno degli special rapporteur dell'organismo Anand Grover citando l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima ha affermato: "particolarmente in caso di calamità è essenziale assicurare che che l'opinione pubblica riceva consistenti e tempestive informazioni al fine di renderla in grado di prendere decisioni consapevoli riguardo la propria salute".

(con informazioni di Japan Press Weekly 20-26 nov. 2013)

foto da japandailypress.com

Ultima modifica il Sabato, 25 Gennaio 2014 21:47
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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