I livelli di contaminazione da sostanze tossiche nel sito di Toyosu, area scelta dalle precedenti amministrazioni della Prefettura Metropolitana di Tokyo per ospitare il mercato del pesce di Tsukiji, sarebbero 79 volte sopra il limite consentito. I risultati, provvisori ma comunque indicativi, sono stati resi noti alla Governatrice Yuriko Koike lo scorso 14 gennaio dal tavolo di esperti incaricato di verificare la fattibilità della ricollocazione del mercato sul nuovo sito. “Voglio prendere la decisione con calma” ha affermato Koike commentando i dati.
Un piede in due scarpe, così si può riassumere la politica seguita dal Presidente filippino Duterte il quale - lo scorso mercoledì, durante una visita a Tokyo - ha convenuto con Abe che vada ristabilito lo “stato di diritto” nel Mar Cinese Meridionale.
Duterte conferma così di oscillare tra una voglia di normalità nei rapporti tra il proprio Paese e la Cina ed una prosecuzione delle tradizionali relazioni dell'Arcipelago con il Giappone.
Giorni particolarmente intensi, quelli appena vissuti dalla diplomazia nipponica. Il 2 e 3 settembre, nella città costiera di Vladivostok, si è tenuto l'Eastern Economic Forum (35 gli Stati partecipanti), che ha visto l'importante confronto tra il Presidente russo, Vladimir Putin, ed il premier di Tokyo, Shinzo Abe. Abe ha affermato la volontà del proprio Paese di siglare, finalmente, un trattato di pace con la Federazione Russa che risolva, diplomaticamente e giuridicamente, le questioni ancora pendenti dopo la cessazione del secondo conflitto mondiale.
L'incontro di Vladivostok si iscrive nel solco dell'ultimo confronto Abe-Putin svoltosi a Sochi in maggio e sarà seguito da altri faccia a faccia (uno a novembre si terrà in Perù nell'ambito del forum Asia-Pacifico mentre la visita di Putin in Giappone si terrà a dicembre) e si è incentrato - tenuto conto che la questione del trattato di pace sarà ancora lunga a causa della disputa territoriale riguardante le Curili meridionali (conquistate dall'Unione Sovietica dopo la fine della guerra in Europa) - sugli aspetti economici.
Successo nelle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea della Prefettura di Okinawa delle forze contrarie alla ricollocazione della base di Ginowan ad Henoko. La coalizione che supporta il Governatore Takeshi Onaga, ha ottenuto 27 seggi (su 48 totali). I seggi sono stati così ripartiti: per la maggioranza 8 seggi sono andati il Partito Socialdemocratico; 7 per la formazione locale Kenimin Net; 5 per i comunisti; 2 per il Partito delle Masse Sociali; 5 gli indipendenti.
Nell'opposizione 13 sono stati i seggi ottenuti dai libera-democratici; 5 per il Nuovo Komeito e 2 per gli ex Partito dell'Innovazione di Osaka ishin no kai. Al 53,3% - ed in crescita, rispetto al 2012, dello 0,8% - l'affluenza. “Queste elezioni mostrano come il popolo di Okinawa appoggi gli sforzi per fermare la costruzione della nuova base” ha affermato Onaga.
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