Settimana iniziata con un forte terremoto che ha colpito la Prefettura di Osaka. Il 18 giugno alle ore 7,58 un terremoto di intensità 6 nella scala sismica giapponese ha infatti colpito la popolosa Prefettura e, con intensità minore, anche quella di Kyoto. Il bilancio è stato di 5 morti e 408 feriti. Sospesa in 110.000 case la fornitura di gas mentre in circa 170.000 abitazioni per alcune ore è stata sospesa l'erogazione di energia elettrica. Il rischio di eventuali frane, possibili alla luce delle forti piogge segnalate dall'Agenzia Meteorologica, ha portato all'evacuazione di oltre 1.700 persone.
Il 23 giugno, frattanto, tecnici della Prefettura di Osaka hanno ritenuto che in 15 scuole elementari e medie alcuni muri in cemento non presentavano le caratteristiche di solidità richieste dalla normativa. Le scuole ispezionate sono state in totale 59 ed in una di esse una bambina di 9 anni è deceduta nel corso della scossa di lunedì a causa proprio del crollo di un muro.
I documenti circa la svendita di un terreno demaniale all'operatore scolastico Moritomo Gakuen sono stati falsificati. Ad ammetterlo adesso anche il ministro delle Finanze Taro Aso.
Tour europeo per il premier Abe dal 19 al 21 marzo. Prima tappa del capo dell'esecutivo nipponico è stata la Germania. Abe ha visitato l'importante fiera tecnologica CeBIT di Hannover che ha visto la partecipazione di 3.000 espositori (tra essi 118 giapponesi) provenienti da 70 Paesi e che quest'anno ha visto il Giappone come Paese partner ufficiale.
Nel colloquio bilaterale, durato circa 90 minuti, Merkel ed Abe si sono augurati una rapida conclusione delle trattative per un accordo commerciale nippo-europeo. “Il Giappone è nostro amico, ma ovviamente anche un concorrente che si confronta con le opzioni aperte dalla digitalizzazione” ha dichiarato la Cancelliera tedesca al termine dell'incontro. Siglato tra i due Paesi anche una dichiarazione congiunta volta a riaffermare la cooperazione nel settore tecnologico.
Il dialogo per un accordo commerciale bilaterale tra Stati Uniti e Giappone dovrebbe partire in aprile secondo quanto affermato dal vicepremier nonché ministro delle Finanze nipponico Taro Aso. “Vogliamo iniziare un dialogo sulla totalità dei temi, quindi anche su investimenti in infrastrutture, energia e commercio” ha detto Aso. L'accordo bilaterale si rende necessario, secondo l'esecutivo di Tokyo, dopo che - in uno dei suoi primi atti da massimo rappresentante degli Stati Uniti - Donald Trump ha firmato il decreto certificante la morte del trattato commerciale per l'area del Pacifico (TPP la sua sigla in inglese) sul quale il governo nipponico si era fortemente impegnato sul fronte politico e diplomatico.
Come aveva annunciato appena insediatosi, lo scorso 18 agosto il governatore della Prefettura di Kagoshima, l'anti-nuclearista Satoshi Mitazono, ha effettuato un'ispezione alla centrale di Satsumasendai. Il governatore ha auspicato lo spegnimento dell'impianto (alcuni spegnimenti per attività ordinarie di manutenzione e test di sicurezza avverranno da qui ad ottobre) e chiesto una revisione dei piani di evacuazione.
La centrale è stata la prima, e fino alla riattivazione di Takahama anche l'unica, centrale nucleare ad essere in funzione dopo lo stop precauzionale (ed i nuovi standard di sicurezza redatti dall'Agenzia Regolatrice) intervenuto a seguito della catastrofe del marzo del 2011.
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